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Valore a Rischio (VaR): cos’è?

05/08/2024

Nel mondo degli investimenti, comprendere e gestire il rischio è fondamentale per prendere decisioni informate e proteggere il capitale. Tra gli strumenti più utilizzati per quantificare il rischio finanziario vi è il Valore a Rischio, o VaR (Value at Risk). Questa misura statistica fornisce una stima della perdita massima attesa su un portafoglio o un singolo investimento, con un determinato livello di confidenza e su un preciso orizzonte temporale.

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Che cos'è il VaR?

Il VaR quantifica quanto si potrebbe perdere con una certa probabilità in condizioni di mercato normali. In altre parole, il VaR ci dice quanto potrebbe essere la perdita massima su un investimento, entro un periodo di tempo specifico, con un livello di confidenza prestabilito. Ad esempio, se un portafoglio ha un VaR giornaliero di 1 milione di dollari con un livello di confidenza del 99%, significa che c’è solo l’1% di probabilità che il portafoglio subisca una perdita superiore a 1 milione di dollari in un giorno.

Componenti del VaR

Per comprendere appieno il VaR, è essenziale analizzare le sue componenti principali:

  1. Orizzonte temporale: Questo è il periodo di tempo per cui viene calcolato il VaR, che può variare da un giorno a una settimana, fino a un mese o più. La scelta dell’orizzonte temporale dipende dagli obiettivi dell’investitore e dalla natura dell’investimento.
  2. Livello di confidenza: Rappresenta la probabilità che la perdita effettiva non superi il VaR calcolato. I livelli di confidenza comunemente utilizzati sono il 95% e il 99%. Un livello di confidenza del 99% indica che c’è solo l’1% di probabilità che la perdita superi il VaR stimato.
  3. Ammontare della perdita: Questo è il valore monetario della perdita che il VaR rappresenta. È l’importo massimo che si prevede di perdere con il livello di confidenza scelto, entro l’orizzonte temporale specificato.

Un caso pratico

Consideriamo un portafoglio con un VaR giornaliero di 1 milione di dollari e un livello di confidenza del 99%. Questo significa che, in condizioni di mercato normali, c’è solo l’1% di probabilità che il portafoglio perda più di 1 milione di dollari in un solo giorno. Al contrario, con il 99% di probabilità, la perdita non supererà 1 milione di dollari. Questa informazione è cruciale per gli investitori e i gestori di portafoglio, poiché consente di prendere decisioni più informate e di adottare misure di protezione adeguate.

Limiti del VaR e considerazioni sul suo utilizzo

Sebbene il VaR sia uno strumento potente per la gestione del rischio finanziario, è importante riconoscere le sue limitazioni. Il VaR assume che le condizioni di mercato siano normali e non tiene conto di eventi estremi o “cigni neri” che potrebbero causare perdite superiori a quelle previste. Pertanto, il VaR dovrebbe essere utilizzato insieme ad altre metriche di rischio  (come la volatilità, il beta, il drawdown, lo Sharpe Ratio e lo stress testing) e considerazioni qualitative per ottenere un approccio più robusto e completo alla gestione del rischio complessivo di un investimento.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

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