Quale time frame utilizzare nel forex?
Capita che le persone che si avvicinano al mondo del trading cerchino soluzioni rapide per guadagnare velocemente invece di mettersi a studiare le basi del trading con metodo e attenzione. Questo succede ancora più spesso nell’ambito del forex e delle sue peculiarità, come il time frame da utilizzare.
Che cos’è il time frame nel forex?
Il time frame è la frequenza di aggiornamento del grafico, frequenza che può essere impostata liberamente dal trader (all’interno di un numero non infinito di possibilità) e che si visualizza sotto forma di un preciso numero di candele o di barre all’interno di un periodo più ampio. Per esempio, con un time frame orario ogni candela o barra del grafico rappresenta l’andamento del titolo nel corso di un’ora.
Quale time frame utilizzare? Stretto o ampio?
Nel Forex, come in altri circuiti di scambio o mercati, valgono a grandi linee due indicazioni di massima: un time frame troppo stretto (al secondo, al minuto, ogni 5 minuti) fornisce moti falsi segnali ed è raramente affidabile, anche se i trader inesperti li preferiscono per quella insana fretta di guadagnare che il più delle volte li porta ad ottenere il risultato opposto; tuttavia le oscillazioni nel brevissimo possono fornire, a chi ha maggiore esperienza, buone occasioni di trading.
Dal lato opposto, un time frame molto ampio (mensile, trimestrale, annuale, pluriennale) fornisce poche occasioni pratiche di trading.
Nel caso del Forex il time frame di lunghissimo periodo fornisce indicazioni importanti. Sul Forex si negoziano infatti tassi di cambio su coppie di valute, come euro/dollaro, dollaro/yen, etc. Questi rapporti esprimono in forma sintetica il rapporto tra due economie nazionali, che, come è logico aspettarsi, si modificano con estrema lentezza, nell’arco cioè di vari anni, se non decenni.
Ciò significa che i trend di lungo periodo sono sempre molto ben definiti e la ricerca di inversioni o ritracciamenti è molto più semplice all’interno di un trend evidente che non in una fase incerta.
Quali sono i time frame più utilizzati nel forex
Poiché la maggior parte dei trader opera in intraday (apre e chiude le posizioni nel corso della stessa giornata), all’interno di questo intervallo temporale, solitamente i time frame più utilizzati sono il minuto, i 5 minuti, i 15 minuti e l’ora, ma la scelta del periodo migliore dipende essenzialmente dalla propria strategia, dalle proprie competenze e dai propri obiettivi.
Le indicazioni pratiche da tenere presenti sono diverse, ma potremmo riassumere le maggiori con: target e stop loss, tempo a disposizione ed eventi esterni.
Target e stop loss dovranno essere sempre più stretti mano a mano che si restringe il time frame, per arrivare indicativamente a 10-20 pip nel time frase 5 minuti e a pochi pip nel minuto, mentre in un time frame orario o multiorario si può pensare a decine di pip, che possono diventare centinaia in un periodo di aggiornamento giornaliero.
E ancora, gli eventi esterni come notizie macroeconomiche o geopolitiche avranno un impatto immediato sui time frame più stretti, con sbalzi improvvisi e sensibili, mentre sul lungo periodo potranno essere diluiti e meglio assorbiti dal mercato.
Quanto al tempo a disposizione, è ovvio che è impossibile seguire un time frame da un minuto quando si è al lavoro o si hanno altri impegni, quindi l’intera operatività – time frame compreso – dovrà tenere conto dell’effettivo tempo a disposizione quotidiano per monitorare i mercati.
Attenzione poi, perché spesso i Forex broker spingono i trader ad operare con frequenza e nel brevissimo periodo, e ciò più per il loro modello di business che non per interesse diretto del cliente: ma proprio per l’accennata presenza di trend di lungo periodo, il Forex si adatta molto bene anche a un’operatività meno forsennata.
I time frame più ristretti sono, infine, anche quelli più utilizzati nello scalping, ovvero da trader che sfruttano piccoli movimenti di prezzo ma con un’altissima frequenza, arrivando a realizzare anche centinaia o migliaia di ordini al giorno. È evidente, tuttavia, che non solo per utilizzare le tecniche di scalping è necessaria molta esperienza, ma anche che servono capitali ingenti, altrimenti il valore assoluto ogni volta realizzato potrebbe risultare addirittura inferiore alle commissioni o agli spread pagati.
Quale time frame scegliere per il proprio trading
Ricapitolando, un buon modo di procedere può essere quello di identificare un time frame ottimale, compatibile con i propri tempi e con le proprie strategie (per esempio a 15 minuti o un’ora) che consenta di avere una buona visibilità sulle tendenze di medio periodo.
Su questa base si dovrà monitorare un time frame più ampio (mensile od oltre), in grado di fornire indicazione sul trend principale in atto, e un time frame più stretto (es. 5 minuti) su cui eventualmente operare. In quest’ultimo caso sarà ovviamente necessario monitorare costantemente la posizione.
di Andrea Fiorini
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