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Conto deposito: la guida completa

Conto Deposito: la guida completa

Il conto deposito è lo strumento ideale per chiunque abbia dei risparmi e vuole vederli crescere nel tempo. Rappresenta un investimento a zero rischi e assicura un rendimento costante sulle somme depositate.

Chi investe nel conto deposito non ha bisogno di conoscenze in materia di finanza, ma questo è soltanto uno dei vantaggi di questo strumento d’investimento. Scopriamo quali sono gli altri benefici e come funziona il conto deposito.

 

Indice

 

Conto deposito: cos'è e come funziona

Il conto deposito è uno strumento d’investimento che permette di depositare i risparmi, in modo che producano nel tempo una rendita senza rischi. A differenza dei conti correnti, ha un’operatività ridotta, infatti le uniche operazioni che si possono compiere sono prelievi e versamenti verso il conto corrente d’appoggio.

Per aprire un conto deposito, infatti, è necessario essere titolari di un conto corrente tradizionale, da e verso il quale si potranno effettuare prelievi e versamenti. Il funzionamento del conto deposito è quindi molto semplice, perché restano escluse tutte le operazioni tipiche di un conto corrente.

Chi ha bisogno di gestire le spese quotidiane, effettuare bonifici o ricevere lo stipendio o la pensione, userà quindi il tradizionale conto corrente, ma potrà versare all’occorrenza i risparmi nel conto deposito per generare delle rendite.

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Differenze tra conto corrente e conto deposito

Conto corrente e conto deposito sono strumenti bancari che hanno funzioni e caratteristiche diverse. Il titolare del conto corrente può effettuare tutta una serie di operazioni molto utili per gestire il proprio denaro. Le principali operazioni di conto corrente sono i prelievi e i versamenti sul conto, la ricezione e la disposizione di bonifici, il pagamento del mutuo e delle bollette.

Ogni conto corrente è dotato di IBAN, un codice alfanumerico che permette al titolare di ricevere bonifici, ad esempio per incassare dei pagamenti o lo stipendio mensile. Per effettuare pagamenti con facilità e anche online, il titolare del conto corrente può utilizzare le carte di pagamento che si appoggiano al conto corrente.

Per la gestione del conto, il cliente può recarsi presso lo sportello bancario o più comodamente utilizzare i servizi di home banking, online o tramite le apposite app dell’istituto di credito.

I costi del conto corrente comprendono il canone mensile o annuale, le commissioni legate alle operazioni bancarie, le imposte e l’erogazione di servizi e prodotti bancari, come il libretto degli assegni, la carta di debito e la carta di credito.

Le caratteristiche di un conto deposito sono invece diverse, perché la sua funzione non è quella di gestire il denaro del correntista, ma di investire i suoi risparmi. È per questa ragione che l’operatività del conto deposito è così limitata.

Il conto deposito non ha un suo IBAN, non permette di ricevere o inviare denaro, né di effettuare pagamenti. Al contrario, è come un contenitore dove riporre i risparmi, che nel tempo assicurano al cliente un rendimento.

Il rendimento del conto deposito dipende dai tassi di interesse applicati dall’istituto di credito. Questi tassi d’interesse sono più alti quando le somme di denaro restano vincolate per un determinato periodo di tempo. Il cliente si impegna a tenere fermo il denaro per un periodo prefissato e viene premiato con dei tassi più vantaggiosi.

A volte anche i conti correnti offrono dei tassi di interesse ai correntisti, ma la maggior parte non prevede alcun rendimento. Inoltre si tratta di tassi di interesse più bassi rispetto a quelli previsti per i conti deposito

Per alimentare il conto deposito o per prelevare il denaro lì custodito, si può utilizzare il conto corrente a cui è collegato. Il conto corrente d’appoggio è quindi indispensabile per utilizzare il conto deposito.

Chi è titolare sia di un conto corrente sia di un conto deposito, può quindi trarre vantaggio da entrambi. Con il conto corrente può gestire la propria operatività e con il conto deposito può investire i risparmi per assicurarsi un rendimento.

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Come si apre un conto deposito e che documenti servono?

La procedura per aprire un conto deposito può essere un po’ diversa da una banca all’altra e a seconda che si scelga di aprirlo in filiale oppure online. Nonostante queste differenze, alcuni passaggi restano sempre gli stessi.

Dopo aver letto con attenzione le condizioni contrattuali e il foglio informativo, è necessario firmare il contratto di apertura del conto deposito e consegnarlo alla banca, allo sportello oppure attraverso i canali telematici.

Che documenti servono per aprire un conto deposito? Gli intestatari devono sempre consegnare copia della carta d’identità e del codice fiscale, mentre il certificato di residenza è richiesto solo in alcuni casi.

Non sono richiesti, invece, i documenti relativi all’affidabilità creditizia del correntista, perché il conto deposito non prevede alcuna forma di credito da parte della banca e non è prevista neanche la possibilità di una scopertura bancaria.

Una volta consegnati o inviati i documenti, chi apre il conto deposito online deve procedere all’identificazione finanziaria. Si tratta di una procedura obbligatoria e richiesta dalle norme antiriciclaggio, che ha lo scopo di verificare l’identità del correntista.

Per identificarsi, il correntista deve effettuare un bonifico di prova di importo minimo all’IBAN indicato dalla banca. In alternativa l’identificazione può avvenire anche tramite RID, per cui l’intestatario deve sempre utilizzare il conto corrente.

L’identificazione finanziaria non è invece necessaria per chi apre il conto deposito in filiale. Per questo motivo l’apertura del conto in filiale è immediata, mentre la procedura online ha dei tempi un po’ più lunghi, necessari per verificare la correttezza della procedura di identificazione.

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Quali sono le spese del conto deposito?

L’operatività del conto deposito è molto limitata, infatti le spese di gestione sono inesistenti o irrisorie. Prima di aprire il conto, è bene conoscere tutte le altre spese che sono collegate al conto deposito, così da valutare l’investimento in modo completo.

Tramite il conto deposito, il correntista può vincolare delle somme di denaro per un periodo determinato, allo scopo di ottenere una percentuale maggiore di interessi. Quando il denaro viene svincolato prima del termine prefissato, può essere prevista una penale per svincolo anticipato.

In alcuni casi questa penale consiste nella rinuncia agli interessi maturati fino a quel momento, ma per conoscere l’effettiva entità della spesa, bisogna fare riferimento alle condizioni contrattuali in merito allo svincolo anticipato.

L’intestatario del conto deposito deve pagare l’imposta di bollo sulle somme depositate che risultano nell’estratto conto e che in genere ammontano allo 0,2%. In alcuni casi è la banca a farsi carico di queste imposte, quindi il cliente non deve pagare nulla.

La spedizione del rendiconto periodico da parte della banca a volte può comportare delle spese. Quando il rendiconto è inviato tramite email, l’invio è sempre gratuito.

Prima di aprire il conto, si deve tener conto anche dell’imposizione fiscale, pari al 26% sugli interessi maturati.

In definitiva, il conto deposito è uno strumento d’investimento piuttosto economico, infatti non prevede spese per la chiusura del conto (ormai vietate per legge), per l’apertura, per i versamenti e per i prelevamenti.

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Conto deposito libero o vincolato

Il risparmiatore può scegliere tra il conto deposito libero o vincolato. Si tratta di due tipologie dello stesso prodotto d’investimento ed è utile capire bene la differenza prima di decidere quale aprire.

Con un conto deposito libero, il correntista può depositare i propri risparmi e prelevarli in qualunque momento tramite il conto corrente collegato. La possibilità di svincolare le somme di denaro comporta il riconoscimento di interessi un po’ più bassi ma sempre convenienti.

Il conto deposito libero è quindi la scelta migliore per chi si vuole riservare la possibilità di prelevare i risparmi, senza perdere gli interessi maturati. Se le spese impreviste possono diventare un problema, l’assenza di vincoli rende la gestione di queste spese molto più semplice.

Al contrario, il conto deposito vincolato prevede un vincolo sulle somme depositate per un dato periodo di tempo. In questo caso il rendimento del conto deposito è più elevato e quindi migliora la convenienza dell’investimento.

Fino alla scadenza del vincolo, il risparmiatore si impegna a non prelevare i risparmi depositati. Lo svincolo anticipato delle somme di denaro comporta il pagamento di una penale oppure la perdita degli interessi maturati fino a quel momento.

Il conto deposito vincolato è quindi la soluzione ideale per chi non teme gli imprevisti economici e vuole assicurarsi il miglior rendimento possibile. In genere il vincolo ha una durata variabile da uno a tre anni.

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Come scegliere un conto deposito?

Abbiamo già visto come funziona il conto deposito, ma adesso dobbiamo capire come sceglierlo. L’offerta è molto ampia e non è sempre facile orientarsi e trovare la soluzione più conveniente.

Per fare la scelta giusta, il correntista deve tenere in considerazione le proprie esigenze. Ad esempio alcuni clienti vogliono avere i propri risparmi sempre a disposizione e in questo caso dovrebbero evitare i conti deposito vincolati. Chi invece sa di avere delle entrate sufficienti per far fronte agli imprevisti, non avrà alcun problema a tenere vincolati i risparmi nel conto deposito.

Il deposito vincolato assicura degli interessi maggiori di un deposito libero, quindi è bene valutare anche la percentuale degli interessi riconosciuti in un dato periodo, per capire la convenienza dell’investimento.

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Condizioni di un conto corrente deposito

Il risparmiatore alla ricerca dell’investimento ideale, deve valutare con attenzione le condizioni di un conto corrente deposito. Queste si trovano nel foglio informativo che le banche sono obbligate a elaborare, per assicurare la massima trasparenza ai clienti vecchi e nuovi.

Il foglio informativo e le condizioni contrattuali si possono richiedere allo sportello della filiale oppure si possono reperire online sul sito web dell’istituto di credito. Si tratta di documenti che hanno valore conoscitivo e si raccomanda sempre di leggere attentamente anche il contratto prima della firma.

La Banca d’Italia ha previsto che ogni foglio informativo rispetti determinati standard, così da facilitare la comprensione delle informazioni e il confronto tra le offerte delle varie banche. La struttura del documento è quindi sempre la stessa.

Nella prima parte del foglio informativo relativo al conto deposito, si trovano le informazioni relative all’istituto di credito. Nella seconda parte sono invece presenti i dettagli e le caratteristiche del conto deposito, insieme alle clausole contrattuali. In particolare bisogna prestare attenzione alle indicazioni in merito ai rendimenti, ai costi e ai possibili rischi del prodotto.

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Vantaggi del conto deposito

Il conto deposito è una soluzione molto vantaggiosa per il risparmiatore che cerca un investimento facile e senza rischi. Tra i vantaggi del conto deposito, il principale è sicuramente l’opportunità di ottenere degli interessi sulle somme depositate.

Ormai è piuttosto raro che un conto corrente tradizionale assicuri degli interessi positivi al correntista e quando questo accade, si tratta di percentuali molto basse. Nel caso del conto deposito, il rendimento è nettamente maggiore, soprattutto quando si tratta di un conto deposito vincolato.

Questi rendimenti sono maggiori non solo se confrontati con quelli dei conti correnti, ma anche se li si confronta con altri tipi di investimento, come Buoni Fruttiferi Postali e Bot. Alcune offerte permettono di ottenere anche un interesse che supera il 4% lordo.

La gestione del conto deposito è facile e non comporta alcun impegno di tempo per il risparmiatore. Prelievi e versamenti si possono gestire in piena libertà tramite il conto d’appoggio, sia presso la filiale che tramite i servizi di home banking.

Come abbiamo visto, le spese del conto deposito sono molto basse e non sono previsti costi per l’apertura, la chiusura e la gestione del conto. Per alcuni conti deposito le spese sono addirittura pari a zero, perché è la banca a farsi carico dell’imposta di bollo.

La sicurezza del conto deposito è uno dei suoi vantaggi più apprezzati. Infatti, le somme depositate sono garantite dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo pari a 100.000€. Il denaro, inoltre, transita tra due conti che sono entrambi intestati all’investitore e questo particolare riduce ulteriormente i rischi.

Spesso i conti deposito sono offerti da istituti di credito che fanno parte di grandi gruppi bancari e assicurano ai correntisti la necessaria solidità. La fiducia del cliente è uno degli aspetti più importanti, così come l’impegno alla trasparenza da parte della banca.

Infine, il risparmiatore non ha bisogno di conoscenze tecniche in materia finanziaria per investire in un conto deposito. Le sole informazioni da sapere riguardano i tassi d’interesse proposti e le tempistiche di un eventuale vincolo.

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TRASPARENZA

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi e/o alla documentazione contrattuale disponibili sul sito www.bancobpm.it e presso le filiali della Banca.

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