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Leasing energie rinnovabili: come funziona

leasing energie rinnovabili
03/04/2023

Ammortizzare le spese è un’importante priorità per le imprese ed è per questo che il leasing per le energie rinnovabili è un’opzione da valutare per realizzare gli impianti e ridurre al tempo stesso il rischio dell’investimento. Il leasing energie rinnovabili è una soluzione praticabile anche per le realtà imprenditoriali che hanno già finanziamenti in corso.

Migliorare l’efficienza energetica dell’impresa diventa un obiettivo raggiungibile grazie a questa particolare tipologia di leasing, che si muove nella stessa direzione della progressiva transizione green. Vale quindi la pena comprendere a fondo in cosa consiste il leasing energetico e come funziona.

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Cos'è il leasing energie rinnovabili

Quando si parla di leasing si fa riferimento ad un finanziamento erogato da istituti di credito o finanziarie per l’acquisto di un determinato bene strumentale dietro il pagamento di un canone periodico. L’impresa diventerà proprietaria del bene solo alla scadenza del contratto, dopo aver pagato tutte le quote previste dall’accordo.

Nel caso del leasing energie rinnovabili, il bene strumentale è rappresentato dagli impianti per la produzione di energia pulita, che possono essere impianti fotovoltaici, eolici, a biomasse e a biocombustibili. Il leasing energia permette all’impresa di finanziare il progetto pagando un canone periodico e quindi senza rischiare una crisi di liquidità.

L’energia pulita prodotta grazie agli impianti si potrà utilizzare per far fronte alle esigenze aziendali oppure può essere venduta per pagare le rate periodiche previste da questa particolare tipologia di leasing aziendale.

Come funziona il leasing energie rinnovabili

Attraverso il leasing energetico si può finanziare l’acquisto dell’impianto o dei terreni su cui l’impianto dovrà essere installato. Nello specifico, si tratterà di un contratto di leasing immobiliare nel caso di impianti eolici, di leasing mobiliare in caso di impianti fotovoltaici e di leasing strumentale nel caso di impianti a biomasse e a biocombustibile.

Le imprese che intendono realizzare delle centrali idroelettriche, potranno invece ricorrere sia ad un leasing immobiliare per l’acquisto terreno, sia ad un leasing strumentale per finanziare la spesa per le turbine, le condotte e gli edifici strumentali.

In genere è prevista una fase di preammortamento che si sommerà alla fase del finanziamento. L’erogazione del denaro sarà invece scaglionata in base allo stato di avanzamento dei lavori. Le imprese che scelgono di vendere l’energia prodotta dall’impianto avranno il vantaggio di ammortizzare ulteriormente l’investimento grazie agli introiti della vendita dell’energia.

Il leasing energia non è l’unica soluzione per finanziare i progetti di efficientamento energetico, ma le imprese possono valutare anche degli strumenti alternativi. Le agevolazioni statali come l’Ecobonus consentono infatti all’impresa di accedere a detrazioni dal 50 al 65%. Ad esempio per realizzare un impianto fotovoltaico, per il 2023 è prevista un’aliquota di ammortamento pari al 6% e l’impresa avrà diritto alla fruizione del credito d’imposta per i 3 anni successivi.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche si rinvia ai Fogli Informativi disponibili in Filiale e sul sito www.bancobpm.it. L’erogazione dei finanziamenti è subordinata alla normale istruttoria della Banca.

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