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Fido bancario: cos’è e come funziona

Fido bancario: come funziona, come richiederlo e quando conviene alle imprese
21/11/2024

Il fido bancario è un anticipo di denaro che la banca può concedere ai propri clienti per avere delle liquidità aggiuntive nel caso in cui il saldo del proprio conto corrente vada in negativo.

Quando il saldo del conto corrente è negativo, le imprese hanno bisogno di una soluzione per avere subito liquidità e il fido bancario, per come funziona e per le sue caratteristiche, rappresenta un’alternativa al tradizionale finanziamento.

Come accade per tutti gli strumenti finanziari, prima di richiederlo dobbiamo conoscere bene pro e contro, per capire quando conviene e quando no. Sarà molto utile approfondire anche quali sono le procedure per ottenerlo e chiuderlo, così da non farci cogliere impreparati.

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Come funziona il fido bancario

Con un fido bancario la gestione del conto corrente da parte dell’imprenditore diventa più flessibile, perché è possibile far fronte agli imprevisti senza difficoltà. Alcune spese superiori rispetto al previsto possono portare il saldo del conto corrente in negativo e in questi casi si può usare il fido bancario, una riserva di denaro messa a disposizione dalla banca dietro corrispettivo.

L’ammontare del fido bancario viene determinato dall’istituto di credito sulla base di alcuni fattori, come ad esempio i flussi di cassa abituali. Tutte le volte che si attinge al fido, è necessario pagare degli interessi e poi rispristinare la somma di denaro utilizzata secondo le tempistiche previste dalla banca.

L’istituto di credito concede un fido bancario e quindi la propria fiducia al cliente, solo nel caso in cui abbia alle spalle una storia creditizia che non desti preoccupazioni. Chi è scritto nel registro dei cattivi pagatori, ad esempio, difficilmente riceverà fiducia dalla banca, che può anche rigettare la richiesta di fido.

Come ottenere un fido bancario

Tutti i clienti possono presentare una richiesta i fido bancario al proprio istituto di credito. È necessario recarsi in filiale e compilare un apposito modulo. La banca avvierà quindi un’istruttoria per valutare la richiesta e la capacità del cliente di restituire le somme di denaro utilizzate in caso di scopertura del conto.

L’istruttoria è simile a quella necessaria per la concessione di un prestito, sebbene si tratti di prodotti finanziari molto diversi. Infatti l’utilizzo del fido bancario è solo eventuale e gli interessi vengono applicati solo nel caso in cui il cliente si serve del denaro messo a disposizione della banca quando il conto è in rosso.

Al termine dell’istruttoria, la banca comunicherà l’esito al correntista, che può essere positivo o negativo. Prima di sottoscrivere il contratto, bisogna capire bene quali sono le condizioni applicate e i costi, perché ad esempio lo sconfinamento del fido bancario comporta l’applicazione delle commissioni di massimo scoperto e in qualche caso si può arrivare anche alla revoca del fido da parte della banca.

Quando conviene ad un’impresa richiedere un fido bancario?

I flussi di cassa di un’impresa possono essere altalenanti e a volte non è facile prevedere se un cliente pagherà con puntualità o con ritardo, mentre le scadenze di pagamento delle tasse e quelle concordate con i fornitori vanno sempre rispettate per lavorare in un clima di fiducia.

L’eventualità che il conto corrente dell’impresa arrivi ad un saldo negativo va sempre presa in considerazione e diventa necessario adottare delle contromisure prima che questo accada. Il fido bancario in questi casi è una soluzione conveniente per l’impresa, molto più di un prestito che prevede il pagamento degli interessi anche quando le somme erogate non vengono usate.

Al contrario, un fido bancario non conviene e non serve all’impresa quando questa può contare su una certa solidità finanziaria e l’eventualità che il conto aziendale vada in rosso sono remote. In ogni caso per valutare la convenienza del fido bancario, bisogna verificare quali sono le condizioni proposte dall’istituto di credito.

Abbiamo visto che in alcune circostanze la banca può revocare il fido, ma anche il cliente ha la possibilità di tornare sui suoi passi. A questo proposito può essere utile sapere come chiudere un fido bancario. Sarà sufficiente presentare una richiesta di recesso dal contratto e saldare tutti gli interessi e commissioni dovuti fino a quel momento.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche si rinvia ai Fogli Informativi disponibili in Filiale e sul sito www.bancobpm.it. L’erogazione dei finanziamenti è subordinata alla normale istruttoria della Banca.

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