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Contributi previdenziali: come funzionano?

19/02/2024

In Italia, i contributi previdenziali rappresentano un elemento cruciale per garantire la sicurezza economica dei lavoratori. Ma come funzionano esattamente? Guarda questo video e scopri di più!

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Per i lavoratori dipendenti, i contributi previdenziali sono condivisi tra il dipendente e il datore di lavoro. Solitamente, circa due terzi di questi contributi sono a carico del lavoratore, mentre il terzo restante è a carico del datore di lavoro.

Per i lavoratori autonomi, il panorama dei contributi previdenziali è variegato. Esistono diverse casse professionali di previdenza, in cui confluiscono i contributi provenienti da varie categorie di liberi professionisti. Per coloro che non sono affiliati a una specifica cassa di categoria, i contributi vengono versati alla Gestione Separata INPS e corrispondono al 25,72% del loro fatturato.

Gli artigiani e i commercianti seguono regole simili. Possono scegliere tra contributi fissi, che si aggirano intorno ai 3.600 euro su un reddito annuo minimo di 15.548 euro, oppure contributi percentuali, che variano a seconda delle fasce di reddito.

Per i lavoratori autonomi che operano sotto il regime forfettario, i contributi possono variare in base alla tipologia di settore in cui lavorano, determinata dal codice ATECO.

I contributi previdenziali in Italia sono determinati da una serie di fattori, tra cui il tipo di lavoro svolto e il regime fiscale adottato. È fondamentale per ogni lavoratore comprendere appieno le proprie obbligazioni previdenziali per pianificare in modo efficace il proprio futuro economico.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

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