Cosa serve per fare trading
Per fare trading online è fondamentale dotarsi della strumentazione più adatta alle proprie esigenze, e questa strumentazione comprende anche i monitor. Specificamente, le risorse indispensabili per operare in borsa online possono essere raggruppate in quattro aree:
- Servizio;
- Hardware;
- Software;
- Connessione a Internet.
Servizio
È possibile operare in borsa soltanto attraverso un intermediario finanziario autorizzato da Consob (SIM o società estere con o senza succursale) o da una banca autorizzata da Banca d’Italia. Ovviamente una banca può offrire ai clienti i tipici servizi bancari e di intermediazione del che le altre società non possono offrire se non in convenzione con altre banche; inoltre i clienti delle banche sono tutelati da un fondo di garanzia che in casi di fallimento copre il cliente fino a 100.000, mentre il fondo di garanzia delle SIM copre fino a 20.000 euro. Nel caso di società estere non-banche autorizzate in Italia, fa fede la legislazione della nazione di origine. Inoltre vi sono broker specializzati per tipo di strumenti offerti (per esempio nel Forex, nei CFD e nelle opzioni binarie) o per tipo di clientela (scalper ed heavy trader, trader attivi, trader/investitori) che offrono servizi specifici per ogni esigenza. Per capire quale tipo di broker – e quindi di servizio – fa per voi, il primo passo è quello di rispondere ad alcune importanti domande, ad esempio “Come diventare trader?” .
Hardware
In inglese il vocabolo “hardware” significa letteralmente “ferramenta” e come in Italia si trova sulle insegne dei negozi che vendono attrezzi da lavoro. Nel gergo dei primi esperti d’informatica, hardware indicava quindi la ferraglia, la parte fisica del computer. E per operare in borsa di ferraglia ne serve parecchia. Facciamone un breve elenco di base: computer, monitor, tastiera e mouse. A questi possiamo poi aggiungere gruppi di continuità e, in affiancamento, smartphone e tablet. Vediamoli ora in dettaglio.
Computer – Si può scegliere tra un pc fisso oppure portatile (notebook). La potenza e l’usabilità sono ormai paragonabili e l’unica differenza risiede nella possibilità di aggiungere successivamente all’acquisto ulteriori componenti (schede, memoria, hard disk, etc.). Ciò solitamente non è invece possibile con i portatili. In ogni caso, è consigliato un processore Intel i5 o i7 o equivalente (come AMD Athlon II), anche se un i3 può essere sufficiente per iniziare, memoria RAM minima 2 o 4 Gb (meglio 8 Gb), disco rigido (hard disk) da 500 Gb o 1 Tb e scheda video almeno XGA.
Monitor – I trader più esperti utilizzano due, quattro o anche più monitor, tutti collegati tra loro da appositi software per gestirne le prestazioni. Questo perché quando si opera è molto utile tenere sotto controllo più finestre aperte (titoli negoziati, titoli da monitorare, indici, etc.) e utilizzare più applicativi (piattaforma, Excel, elaborazione dati, notizie sul web e in tv, etc.) contemporaneamente. Utilizzando un unico monitor è meglio partire da almeno 21”, con più monitor anche 15” possono andare bene. Come citato all’inizio, iniziano poi a diffondersi i monitor curvi (Samsung, per esempio) se non interi computer all-in-one con schermo curvo (HP Envy), che all’interno di una postazione molto evoluta possono facilitare la visione.
Tastiera e mouse – Sono indispensabili per un trading evoluto e veloce. I programmi per il trading hanno infatti molte funzioni complesse, fruibili anche da scorciatoie via tastiera, e in fasi di mercato concitate la velocità di un mouse è insostituibile; pensare di affidarsi solo allo schermo touch di un tablet o al mousepad di un portatile è irrealistico, se non per monitorare le posizioni.
Gruppi di continuità (UPS) – Sono apparecchi grandi come un computer che si inseriscono via cavo tra il pc e la rete elettrica, e garantiscono il funzionamento del pc per molti minuti (il tempo per esempio di chiudere le posizioni) in caso di interruzione o di sbalzi nella rete elettrica. Utili nel momento in cui si inizia a fare trading con frequenza o con capitali significativi. Da scegliere gli UPS online con batterie interne.
Tablet e smartphone – I broker più evoluti mettono già da tempo a disposizione dei clienti piattaforme operative e informative anche per apparecchi mobili. La limitata capacità di elaborazione, le limitate dimensioni degli schermi e la possibilità di interruzione della connessione rendono questi ultimi però poco adatti a presentarsi come sostituti totali del computer per il trading. Al più sono utili in affiancamento, cioè come complementi temporanei in caso di necessità o di spostamento. I tablet sono comunque maggiormente adatti al trading rispetto agli smartphone.
Software
Se l’hardware è il corpo del computer, il software ne è la mente. Senza software adeguato, cioè senza i programmi giusti, il computer non fa quello che vogliamo. Vi sono tre tipi di software per il trading online, di cui i primi due indispensabili e il terzo utile:
- Sistema operativo;
- Piattaforma operativa;
- Programmi complementari.
Sistema operativo – È la base su cui possono poi essere installati i programmi che utilizziamo. Il più diffuso in assoluto sul pianeta Terra è Windows, in tutte le sue declinazioni. Tutti i programmi per il trading sono basati su Windows, che quindi è la scelta migliore anche in prospettiva di utilizzo di programmi complementari. Attualmente la versione più diffusa è Windows 7, seguito dal nuovo 10 e da XP. Alcune piattaforme operative sono disponibili anche per Linux e MacOS, in quest’ultimo caso a volte anche attraverso la versione Windows installabile attraverso simulatori.
Piattaforma operativa – È il programma che viene fornito dal broker per negoziare strumenti finanziari online. Solitamente i broker offrono piattaforme “proprietarie”, cioè sviluppate tutte o in parte internamente, molto ricche di funzioni e spesso integrate con altri software per svolgere funzioni speciali. L’unica piattaforma che è ormai di fatto uno standard del settore è MetaTrader (la versione 4 in particolare), messa a disposizione praticamente da tutti i Forex broker per operare sui cambi.
Programmi complementari – Sono molti e di tipi diversi. Alcuni consentono l’elaborazione di dati di borsa in modo particolare, altri di identificare pattern o vari tipi di configurazioni dei grafici, altri ancora di analizzare i book oppure di scaricare i dati di borsa su Excel e così via. Quello dei programmi “non operativi” per il trading è un mare magnum in cui è possibile trovare veramente di tutto per ogni piattaforma. Ovviamente non tutto è di buona qualità, quindi meglio andarci cauti prima di installare qualcosa di “alieno” sul pc con cui si opera.
Connessione a Internet
Per fare trading è necessario avere una buona connessione, data da un fornitore noto come stabile e affidabile. Una connessione in ADSL o in fibra ottica anche da 10 Mbps va più che bene per iniziare, ma in generale è meglio sceglierla da 20 o 30 Mbps, con una spesa di qualche decina di euro al mese. Attenzione però, le velocità indicate sono quelle in scaricamento (o download), cioè dei dati che riceviamo; quella dei dati che trasmettiamo è sempre molto più bassa. Meglio poi dotare il pc e il portatile di connessione WiFi, ormai molto diffuso, che ci consente anche a casa di non essere legati a una posizione fisica e comunque di navigare a ottime velocità. Opzionale ma utile la connessione Ethernet.
di Andrea Fiorini
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