Cosa sono e quanto rendono le obbligazioni verdi?

Le “obbligazioni verdi” o Green Bond sono strumenti finanziari relativamente nuovi, ma che hanno registrato un tasso di crescita importante. Sono obbligazioni come tutte le altre, la cui emissione è legata a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente, come ad esempio l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni.

I green bond appartengono al gruppo dei finanziamenti green sostenibili che hanno, come obiettivo, quello di aiutare le aziende a migliorare il proprio profilo di sostenibilità in nome dei 3 indicatori ESG (Environment, Social e Governance),

Conosciuti anche con il nome di Green, Social and Sustainability Bonds, i Green Bond permettono infatti di finanziare vari tipi di progetti. In particolare, piani con caratteristiche di sostenibilità ambientale, come il trattamento dei rifiuti, iniziative legate alla prevenzione e controllo dell’inquinamento, iniziative legate all’utilizzo sostenibile dell’acqua o edilizia eco-compatibile.

I Green Bond sono obbligazioni, o titoli di debito, emessi sia da imprese, banche, Stati, altri enti pubblici e organismi sovranazionali (es. Banca Mondiale), il cui scopo è finanziare progetti sostenibili a livello ambientale, migliorando l’efficienza energetica delle aziende e agevolando, così, il raggiungimento di obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici. Con un miglioramento dell’impatto sull’ambiente, attraverso un maggiore utilizzo di energie rinnovabili e una migliore efficienza energetica, le aziende mirano ad attrarre investitori interessati a queste tematiche.

Tra gli altri progetti finanziati dai Green Bond, occorre segnalare anche la prevenzione dell’inquinamento, realizzabile attraverso la riduzione dei rifiuti e dei gas a effetto serra, la realizzazione di infrastrutture tecnologiche e, in generale, un avanzamento dello sviluppo sostenibile relativo alla vita delle persone e delle loro comunità.

Dal punto di vista del rendimento, i Green Bond sono equiparabili ad altre obbligazioni di tipologia differente e, negli ultimi tempi, le obbligazioni verdi stanno attraendo un numero sempre maggiore di investitori che vogliono impegnarsi sul tema della sostenibilità con le proprie scelte finanziarie.

Per capire meglio quali saranno le tematiche del futuro sono state stilate delle linee guida per certificare quanto un’obbligazione sia in linea con le tematiche green, i cosiddetti Green Bond Principles. Ma cosa sono esattamente?

I Green Bond Principles sono delle line guida entro le quali rientrare per poter definire “verde” un bond. Sono aggiornate annualmente e poggiano su quattro principi fondamentali:

• il primo stabilisce che debba essere esplicitata, da chi emette il titolo, la destinazione dei proventi;
• il secondo fa leva sulla necessità che siano seguiti determinati processi di selezione dei progetti in modo che, agli investitori, siano chiari gli obiettivi ambientali e i processi che verranno messi in atto per il loro raggiungimento;
• il terzo principio è la trasparenza, in modo che sia sempre noto agli investitori in che modo verranno utilizzati i proventi dell’obbligazione;
• il quarto e ultimo principio, infine, prevede che gli investitori siano sempre informati sull’utilizzo dei fondi, attraverso una costante attività di reporting, sempre in nome della trasparenza.

La Borsa Italiana è in prima linea nel favorire lo sviluppo delle obbligazioni verdi e negli ultimi anni ha intrapreso una politica di sensibilizzazione nei confronti delle società emittenti per una maggiore chiarezza riguardo le loro politiche nel rispetto dei pilastri ESG (Environmental, Social, Governance).

Gli investitori sono sempre più attenti al rispetto di queste tematiche e, per agevolare le loro scelte, sono stati messi a loro disposizione strumenti in grado di identificare e analizzare la sostenibilità degli investimenti come indici ad hoc e informative costantemente aggiornate in materia di finanza sostenibile.

Anche in Europa I Green Bond sono sotto la lente di ingrandimento e attraggono sempre di più coloro che, oltre alla remunerazione, sono attenti alle politiche di sostenibilità ambientale. La direzione intrapresa dalla Commissione Europea, volta al raggiungimento degli obiettivi climatici entro il 2030, è quella di potenziare e finanziare tutti quegli investimenti che, in materia di energie rinnovabili, efficientamento energetico e trasformazione del reparto produttivo con tecnologie a basso impatto, hanno lo sguardo rivolto verso il futuro.

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

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