Capital gain: cos’è e tassazione
Qual è il significato di capital gain e in che cosa si differenzia da, cedole e dividendi? Questi termini vengono utilizzati per indicare le rendite finanziarie, vale a dire i guadagni generati dall’investimento in uno strumento finanziario. Le analogie, però, finiscono qui. Le differenze tra queste tipologie di rendite finanziarie, che spesso vengono scambiate tra loro o utilizzate come sinonimi, sono rilevanti: a seconda del tipo di rendita, infatti, può cambiare anche la relativa tassazione (va detto comunque che, a oggi, nella maggior parte dei casi, viene applicata la stessa aliquota). In questa sede parleremo, nello specifico, di capital gain.
Capital gain: cos'è?
Il capital gain, anche conosciuto come plusvalenza, suo sinonimo, è il guadagno derivante dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita di un determinato strumento finanziario; in sostanza, si verifica un capital gain quando un’azione viene venduta a un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto. Questa misura fa riferimento solo a una parte del rendimento totale degli investimenti, in quanto non tiene in considerazione gli eventuali dividendi ottenuti periodicamente.
Anche se nel linguaggio comune tende a essere associato solo ai titoli azionari, in realtà il capital gain può derivare anche dalla compravendita di altri strumenti, come valute, obbligazioni o titoli di Stato, per esempio i classici BTP.
Differenza tra Capital gain e Capital loss
Come abbiamo visto, parliamo di capital gain ogni qualvolta un investimento genera una rendita positiva; quando, invece, la compravendita di strumenti finanziari comporta una perdita, si parla di capital loss, o minusvalenza. La perdita avviene quando un prodotto finanziario viene rivenduto a un prezzo più basso rispetto a quello di acquisto.
Facciamo un esempio concreto: se acquistiamo un titolo azionario per 15 euro e lo rivendiamo a 20 euro, otterremo un capital gain – o una plusvalenza – pari a 5 euro. Se invece, dopo aver acquistato a 15 euro, rivendessimo a 12 euro, registreremmo una minusvalenza – o capital loss – pari a 3 euro.
La minusvalenza, in ogni caso, genera un credito fiscale, recuperabile entro i successivi 4 anni, che potrà tornare utile per abbassare l’imposta di capital gain generati, eventualmente, in futuro.
Questo ci porta ad analizzare, quindi, in che modo vengono tassate le plusvalenze e a quali imposte sono soggette.
Capital gain e tassazione: a quanto corrisponde l'imposta?
Il guadagno (o la perdita) di ogni operazione di vendita di titoli viene calcolato sulla differenza tra prezzo di vendita, al netto delle commissioni, e prezzo di acquisto comprensivo, invece, delle spese. Gli eventuali guadagni prevedono un’aliquota sul capital gain che si attesta al 26%, aliquota che si applica su tutti i guadagni e gli interessi di origine finanziaria.
A proposito di tassazione e fiscalità, può essere utile tenere a mente che i redditi da capitale non sono mai compensabili con i redditi diversi, e che per quanto riguarda la famiglia degli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) – che include Exchange Traded Funds (ETF) e fondi comuni tradizionali – la vendita in guadagno genera redditi da capitale, mentre la vendita in perdita genera redditi diversi (quindi una minusvalenza).
Tassazione Capital gain 2023: cosa sapere
Per il 2023 non sono previsti cambiamenti sulla tassazione dei capital gain che rimane stabile al 26%; non ci sono novità neanche per le plusvalenze ottenute dalla cessione di obbligazioni o titoli di Stato (ad esempio BTP, BOT e CCT), per le quali l’imposta è pari al 12,5%;
Questa aliquota vale anche per i titoli di Stato di Paesi esteri che rientrano nella cosiddetta white list (lista dei paesi le cui giurisdizioni hanno un libero scambio di informazioni con l’Italia).
. Per concludere, ora che abbiamo visto qual è la tassazione del capital gain vediamo come si effettua il calcolo.
Come si calcola il capital gain
Per il calcolo del capital gain sarà necessario:
1. determinare la base, vale a dire il prezzo di acquisto di uno strumento finanziario;
2. Scegliere il prezzo di vendita che sarà pari al valore di chiusura del contratto:
Il calcolo, quindi, avverrà tramite sottrazione tra il prezzo di vendita finale e il prezzo di acquisto, ottenendo, così, il cosiddetto capital gain assoluto, al netto di eventuali minusvalenze. Quando in un solo giorno vengono effettuate più operazioni sia di acquisto che di vendita il prezzo medio di acquisto/vendita viene calcolato come la media dei prezzi di ogni acquisto/vendita ponderata per le quantità acquistate/vendute.
Avremo un Capital Gain in caso di differenza positiva tra i valori finali di vendita e di acquisto.
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