Imposta di bollo su conto deposito, calcolo e applicazione
Aprire un conto deposito può essere una soluzione per conservare e far fruttare i propri risparmi, investendo la liquidità disponibile e garantendosi un rendimento costante.
Come si calcola l’imposta di bollo sul conto deposito
A partire dal 1° gennaio 2023, l’imposta di bollo sui conti correnti e i conti deposito è rimasta sostanzialmente invariata, con alcune specifiche da tenere in considerazione. L’imposta annuale per i conti correnti e i conti deposito con una giacenza media superiore ai 5.000 euro è di 34,20 euro per i titolari di conti personali. Se il titolare è un soggetto diverso da una persona fisica (come una società o un libero professionista), l’imposta sale a 100 euro.
Nel caso dei conti correnti con linee vincolate, l’imposta di bollo si distingue in due modalità. La imposta fissa è calcolata sulla giacenza complessiva del conto corrente, non sulle somme vincolate, e si applica solo quando la giacenza media supera i 5.000 euro. La imposta proporzionale invece si calcola sul valore complessivo degli investimenti vincolati, come obbligazioni o titoli di stato, con una tassa dello 0,20% applicata su base annuale. Se l’estratto conto è trimestrale o semestrale, l’imposta viene proporzionalmente ridotta.
Tuttavia, se non ci sono vincoli attivi o strumenti finanziari nel conto, l’imposta proporzionale non viene applicata.
Esempi di calcolo dell'imposta di bollo su conto deposito
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