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Stagflazione: cos'è e conseguenze

29/07/2024

Negli ultimi tempi, il termine stagflazione è tornato a fare capolino nei dibattiti economici, evocando ricordi di periodi difficili nella storia economica mondiale. Ma cos’è esattamente la stagflazione e perché è un fenomeno così preoccupante? In questo articolo esploreremo il significato di stagflazione, le sue cause, le conseguenze sull’economia nazionale e le strategie di investimento più adatte per affrontare questo scenario complesso.

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Stagflazione: significato e definizione

Quando si parla di stagflazione? Il termine deriva dalla fusione delle parole “stagnazione” e “inflazione”. La stagnazione economica è per definizione una crescita economica molto bassa o nulla del PIL (Prodotto Interno Lordo) di un Paese, mentre l’inflazione consiste in un aumento generalizzato dei prezzi dei beni e dei servizi: la combinazione di queste due condizioni porta a un quadro economico in cui coesistono una forte e persistente inflazione, una crescita economica debole o nulla e un tasso di disoccupazione elevato.

Differenza tra stagflazione, inflazione e deflazione

Normalmente, l’inflazione mantenuta a livelli moderati va di pari passo con la crescita economica di una nazione. Il fenomeno è noto come “inflazione da domanda”, ed è considerato un segnale positivo: l’economia cresce, le persone e le famiglie hanno una maggiore capacità di spesa e l’aumento della domanda stimola la crescita dei prezzi di beni e servizi. La deflazione, al contrario, è una diminuzione generale dei prezzi, spesso associata a una contrazione economica e un aumento della disoccupazione.

Bene, in questo scenario la stagflazione rappresenta invece una situazione paradossale in cui coesistono alta inflazione e stagnazione economica, un mix che non rientra facilmente nelle tradizionali teorie economiche che vedono inflazione e disoccupazione come fenomeni inversamente correlati.

Stagflazione: le cause possibili

Le cause della stagflazione sono complesse e oggetto di perenne dibattito tra gli economisti. Tuttavia, l’ipotesi più accreditata è che questo fenomeno si verifichi quando l’inflazione non è dovuta all’aumento della domanda, bensì a problemi legati all’offerta: si parla, appunto, di “inflazione da offerta”.

Di quali problematiche stiamo parlando? Per esempio:

  • Blocchi produttivi dovuti ad avvenimenti particolari, come quelli che si sono verificati a causa della pandemia da Covid-19 che hanno rallentato le catene di approvvigionamento di moltissimi settori.
  • L’aumento dei prezzi delle materie prime e, più in generale, un blocco della crescita economica;
  • L’aumento dei prezzi dell’energia dopo l’invasione russa in Ucraina.

In queste situazioni, le aziende devono sostenere costi di produzione più elevati, che si riflettono in prezzi finali più alti per i consumatori. In questo particolare momento storico in Europa sembra delinearsi uno scenario simile a quello vissuto successivamente alla grande crisi petrolifera dei primi anni ’70, e l’impatto sulle economie globali rischia di essere amplificato a causa della sempre più intensa globalizzazione e interconnessione dei sistemi economici.

Conseguenze della stagflazione

Le conseguenze della stagflazione sono molteplici e significative. Se il fenomeno si prolunga nel tempo, i consumatori assistono ad un aumento dei prezzi mentre i redditi rimangono invariati o comunque con crescita inferiore all’inflazione, e questo ovviamente provoca una diminuzione del potere d’acquisto. In risposta, i consumatori riducono le spese, concentrandosi solo su beni essenziali: questo comportamento porta a una riduzione generale della domanda, che a sua volta rallenta la produzione industriale.

Le imprese, trovandosi a fronteggiare costi di produzione elevati e una domanda debole, sono meno incentivate a investire e assumere: si verifica così l’ulteriore perdita di posti di lavoro e l’aumento della disoccupazione.

Inoltre, la stagflazione complica notevolmente le decisioni di politica economica. Le misure per ridurre l’inflazione, come l’aumento dei tassi di interesse o la restrizione della politica monetaria, possono ulteriormente deprimere la crescita economica e aumentare la disoccupazione. Allo stesso modo, tentativi di stimolare l’economia possono aggravare l’inflazione.

Stagflazione: come e dove investire?

Dove investire in periodi di stagflazione? È necessaria una strategia attenta e ben ponderata. La diversificazione è fondamentale per gestire i rischi associati a un contesto economico così incerto. Ecco alcuni asset consigliati:

  • Beni rifugio – Quando l’economia è incerta, beni come l’oro diventano molto attraenti. L’oro, infatti, è da sempre considerato un “porto sicuro” perché tende a mantenere il suo valore e spesso ad apprezzarsi durante i periodi difficili. Oltre all’oro, le materie prime, come energia e metalli, sono altre ottime opzioni perché soddisfano bisogni fondamentali e conservano valore nel tempo.
  • Utilities – Le aziende che forniscono servizi essenziali come elettricità, acqua e gas sono meno influenzate dai cicli economici. Questi servizi sono necessari indipendentemente dalla situazione economica, quindi investire in queste società può offrire una certa stabilità e protezione contro le fluttuazioni del mercato nel medio periodo.
  • Valute rifugio – Le valute rifugio, come ad esempio il dollaro americano, sono un’altra opzione da considerare. Il dollaro è considerato una delle valute più stabili.
  • Obbligazioni indicizzate all’Inflazione – Un’altra opzione da considerare sono le obbligazioni indicizzate all’inflazione. Questi strumenti finanziari sono progettati per preservare il tuo capitale dall’erosione causata dall’inflazione, proteggendo il valore del tuo investimento nel tempo.
  • Immobili – Gli immobili tendono a mantenere il loro valore nel lungo periodo. Investire in immobili può essere particolarmente vantaggioso in paesi con buoni rendimenti attesi e stabilità economica, offrendo sia sicurezza che potenziale di crescita.
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L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

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