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Classe di merito: cos'è e come si calcola

24/06/2024

Il premio di un’assicurazione auto viene calcolato sulla base di diversi fattori come l’età del conducente e la tipologia di veicolo assicurato, ma uno dei più rilevanti è indubbiamente la classe di merito, che ha l’obiettivo di classificare il livello di rischio di un automobilista.

Dopo aver analizzato cosa sapere sull’assicurazione auto, in questo articolo scopriremo come calcolare la classe di merito, come funziona e come incide sul premio della polizza.

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Classe di merito: cos'è?

La classe di merito dell’assicurazione è un punteggio numerico il cui scopo è quello di classificare gli automobilisti in base alla capacità di guida, all’esperienza e al numero di sinistri causati: la valutazione avviene secondo il meccanismo bonus/malus e va a determinare in maniera considerevole il premio assicurativo da corrispondere alla compagnia.

Chi ha una classe di merito bassa sarà soggetto a un premio sensibilmente inferiore rispetto a chi ha una classe alta in quanto, quest’ultimo, viene considerato un soggetto a maggior rischio di incidenti stradali.

Andiamo a vedere, nel dettaglio, il meccanismo che regola la classe di merito e come calcolarla.

 

Come funziona la classe di merito?

La classe di merito è determinata in base alla CU – la Classe di Conversione Universale.

La classificazione è la medesima per tutte le assicurazioni e facilita il passaggio da una compagnia all’altra.

La classe di merito ha un funzionamento molto semplice: il punteggio va da un minimo di 1 a un massimo di 18, dove 1 rappresenta la classe migliore e 18 quella considerata più rischiosa.

Per i neopatentati, o per coloro che sottoscrivono una polizza per la prima volta, la classe di merito CU di assegnazione è la numero 14, che determina il premio assicurativo di partenza. Per ogni anno trascorso senza aver provocato incidenti si salirà di una classe fino ad arrivare, per gli automobilisti più virtuosi, alla numero 1. Al contrario, qualora si provocassero dei sinistri, si retrocederebbe di 2 classi, vedendosi aumentare il premio rispetto all’anno precedente.

E se si provocassero più incidenti in un anno? In questo caso verrà effettuato un calcolo applicando la formula X3-1, dove X è il numero di incidenti provocati in un anno (ad esempio, per 3 incidenti, il calcolo sarà (3×3)-1=8 il che significa che ci sarà un declassamento di 8 classi di merito).

Una domanda che ci si pone molto spesso, fondamentale per chi ha un veicolo guidato da più persone, è se la classe di merito segue il proprietario o il contraente: in ogni caso, a prescindere da chi si trovi alla guida, la classe di merito fa sempre riferimento al proprietario dell’auto e non al conducente, qualora non fossero la stessa persona.

Ma come sapere la classe di merito CU? Dove si trova? Esistono diverse modalità, vediamole una per una.

Come sapere e calcolare la classe di merito

Se ti stai chiedendo “dove posso verificare la mia classe di merito?” ti basterà consultare l’attestato di rischio fornito dalla compagnia assicurativa, un documento che riporta la storia del merito creditizio dell’automobilista. Nel caso non fosse immediatamente reperibile sarà possibile effettuare un rapido calcolo: un neo assicurato parte sempre dalla quattordicesima classe e ogni anno senza sinistri comporterà l’abbassamento a una classe inferiore; in caso di sinistri con colpa, invece, avverrà una retrocessione di 2 classi fino ad arrivare alla 18, la peggiore.

Come risalire alla classe di merito dalla targa

Per risalire alla classe di merito dalla targa è possibile collegarsi al sito web dell’Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA), dove è possibile reperire in tempo reale tutti i dati utili semplicemente inserendo il numero di targa del proprio veicolo. È un servizio molto simile a quello offerto da diversi portali per il controllo dell’assicurazione auto.

Come mantenere la classe di merito?

Come abbiamo visto, il funzionamento e il calcolo della classe di merito sono operazioni semplici e intuitive sia per l’avanzamento a una classe superiore, sia per una retrocessione a una peggiore. La classe di merito permane anche in caso di passaggio a una compagnia assicurativa differente o in caso di furto del veicolo, fatto salvo che venga stipulata una nuova polizza entro un anno dal furto.

A questo punto, una domanda che sorge spontanea è: “Se non rinnovo l’assicurazione perdo la classe di merito?”. La classe di merito ha una validità di 5 anni, quindi, se in questo arco temporale l’assicurazione non viene rinnovata o viene sospesa, la classe di merito rimarrà invariata. Al termine di questo periodo, qualora non si procedesse con la stipula di un nuovo contratto assicurativo, la si perderà definitivamente retrocedendo alla quattordicesima classe.

Infine, grazie alla Legge Bersani, esiste un modo per ereditare la classe di merito da un proprio familiare o convivente, avendo quindi accesso a tariffe più convenienti: vediamo come funziona.

Come ereditare la classe di merito con la legge Bersani

Dal 2007 è stato reso possibile l’utilizzo della classe di merito di una persona appartenente al proprio nucleo familiare in virtù della Legge Bersani: la classe di merito, quindi, potrà essere ereditata da una persona convivente (andrà presentato lo Stato di Famiglia) consentendo così di poter utilizzare, per la stipula di una polizza, una classe di merito più vantaggiosa.

Dal 2020, inoltre, questa legge è stata ampliata con l’introduzione della polizza RC Familiare che offre la possibilità di applicare la stessa classe di merito anche a veicoli che appartengono a categorie differenti e di ereditare la classe di merito anche in caso di rinnovo di una polizza preesistente, fatto salvo che non si siano verificati sinistri con colpa nei 5 anni precedenti.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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