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Cos’è la franchigia nelle assicurazioni?

02/09/2024

Cos’è la franchigia in un’assicurazione? È, questo, un tema essenziale su cui fare chiarezza nel momento in cui si intende stipulare una polizza, un argomento che però spesso causa dubbi e incertezze.

Cominciamo col dire che la franchigia assicurativa rappresenta la quota di danno che rimane sempre a carico dell’assicurato in caso di sinistro coperto dalla polizza. È una clausola fondamentale presente nei contratti assicurativi, che divide la responsabilità tra l’assicurato stesso e la compagnia di assicurazione a cui si è affidato. Vediamo insieme tutte le informazioni utili sulla franchigia per comprenderne al meglio il significato e il funzionamento, con qualche esempio concreto.

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Come funziona la franchigia e chi la paga?

La franchigia, detta anche minimo, è una condizione che viene stabilita al momento della sottoscrizione della polizza: il suo importo può variare in base alle coperture assicurative scelte. Quando si verifica un sinistro coperto dalla polizza, avviene che:

  • se il danno causato supera la franchigia concordata, l’assicurato è tenuto a versare la franchigia stessa, mentre il resto viene coperto dalla compagnia assicurativa.
  • se il danno è inferiore alla franchigia, l’assicurato è responsabile del pagamento dell’intero importo.

Si tratta di una condizione che le compagnie assicurative applicano al fine di ridurre il rischio di frodi e per limitare l’esposizione ai piccoli danni, per concentrarsi piuttosto sul rimborso dei danni di entità maggiore. In questo modo si riduce di conseguenza il costo complessivo della polizza.

La franchigia non è sempre prevista nei contratti assicurativi. Esistono anche tipologie di assicurazione senza franchigia: con una copertura di questo tipo, ogni eventuale risarcimento sarà sempre liquidato in toto dalla compagnia. Tali polizze hanno però generalmente premi più alti.

Cosa succede se non pago la franchigia?

L’assicurato non può rifiutarsi di pagare la franchigia dell’assicurazione, qualora questa sia prevista da contratto: in caso di sinistro, la cifra viene dedotta direttamente dall’importo che la compagnia assicurativa risarcisce a copertura del danno.

Un esempio di franchigia assicurativa

Facciamo ora un esempio pratico di franchigia in un’assicurazione auto. Immaginiamo che tu abbia stipulato una polizza di assicurazione Rca con franchigia 500 euro e che si verifichi un sinistro che provochi un danno quantificabile in 5.000 euro totali. In questo caso, tu sarai tenuto a versare 500 euro, mentre la compagnia assicurativa coprirà la somma restante, cioè 4.500 euro.

Recupero della franchigia assicurativa: qual è l'indennizzo massimo

L’indennizzo massimo per la franchigia assicurativa dipende dal valore stabilito nel contratto. Il recupero della franchigia viene effettuato dalla compagnia assicurativa direttamente come trattenuta sull’importo risarcito a copertura del danno: questo significa che, per tornare al nostro esempio, i 500 euro di franchigia saranno semplicemente dedotti dai 5.000 euro totali (valore del danno), e tu in quanto assicurato percepirai come risarcimento 4.500 euro.

Qual è la differenza tra scoperto e franchigia

Spesso si rischia di fare confusione tra franchigia e scoperto. Lo scoperto, infatti, è un’altra clausola contrattuale di un’assicurazione che limita il rimborso in caso di danno. Ma la differenza fondamentale tra i due elementi risiede nel modo in cui vengono espressi e nelle ragioni per cui sono inclusi nei contratti di assicurazione. La franchigia ha un valore fisso, mentre lo scoperto è espresso come una percentuale sul valore del danno in caso di sinistro.

Lo scoperto è una clausola attraverso cui la compagnia assicurativa cerca di incentivare comportamenti più prudenti da parte degli assicurati poiché, in caso di sinistro, una percentuale del danno viene addebitata direttamente all’assicurato, indipendentemente dall’entità del danno stesso.

Quindi, mentre la franchigia ha lo scopo di limitare la responsabilità finanziaria della compagnia assicurativa, lo scoperto promuove una maggiore consapevolezza dei rischi da parte degli assicurati, rendendoli parzialmente responsabili dei danni causati.

Facciamo qualche esempio concreto. Immaginiamo una polizza Rca con coperture accessorie che preveda uno scoperto del 10%. Questo significa che il danno sarà sempre risarcito dalla compagnia al 90% del suo valore. Ad esempio, se il danno ammonta a mille euro, il risarcimento sarà di 900 euro (calcolato come 1.000 – 10% = 900), mentre per un danno di 200 euro il risarcimento sarà di 180 euro (calcolato come 200 – 10% = 180).

Franchigia e scoperto possono essere inseriti entrambi in una stessa polizza: in questo caso, rimarrà a carico dell’assicurato l’importo più alto tra i due. Per esempio, ipotizziamo una polizza Rca con coperture accessorie e franchigia fissata a 100 euro, scoperto del 10%: se a fronte di un danno si rende necessaria una riparazione da 500 euro, lo scoperto ammonterebbe a 50 euro (10%) e quindi si applica la franchigia di 100 euro. La compagnia assicurativa risarcirà 400 euro. Se la riparazione necessaria è invece di 1500 euro, si applicherà lo scoperto di 150 euro e la compagnia assicurativa risarcirà 1350 euro.

Quante tipologie di franchigia esistono?

Le polizze assicurative prevedono tre diverse tipologie di franchigia: assoluta, relativa e frontale. Vediamole nel dettaglio.

Franchigia assoluta

Si tratta della formula più usata sul mercato assicurativo italiano. In questo caso, la franchigia è sempre a carico dell’assicurato, indipendentemente dall’entità del danno.

Franchigia relativa

Con la franchigia relativa, l’entità del danno risulta centrale. Se il danno è inferiore alla franchigia, l’assicurato è tenuto a pagarlo, ma se supera questa somma, sarà la compagnia assicurativa a risarcirlo in toto.

Franchigia frontale

Infine, la franchigia frontale è una clausola che viene inserita soprattutto nelle polizze di tipo “all risks”, polizze concepite per fornire copertura assicurativa rispetto a tutti i rischi, anche quelli non espressamente menzionati nel contratto. La franchigia frontale viene applicata a tutte le garanzie contrattuali, fatta eccezione per quelle per cui sono previste (ed esplicitate) franchigie specifiche.

 

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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