Costo notaio per acquisto prima casa: quali spese considerare
Quando si decide di procedere con l’acquisto della prima casa è importante tenere in considerazione tutte le spese aggiuntive al mutuo, tra cui il costo del notaio, che in genere comprende essenzialmente la parcella, le imposte e un rimborso spese. A quanto ammontano e in cosa consistono le diverse voci? Scopriamo insieme tutte le informazioni utili.
Il ruolo del notaio durante l’acquisto prima casa
Il notaio è una figura fondamentale nell’acquisto di una casa, prevista dall’articolo 2699 del Codice Civile che definisce l’atto pubblico come un documento redatto con determinate formalità da un notaio o altro pubblico ufficiale, conferendogli pubblica fede. La sua presenza è obbligatoria e regolamentata dalla legge vigente.
Prima e durante l’acquisto, il notaio fornisce consulenza e si occupa delle verifiche necessarie a garantire la legalità e la sicurezza dell’operazione: queste includono la ricerca di eventuali anomalie nei documenti di compravendita o abusi edilizi, che potrebbero causare problemi, sanzioni e perdite finanziarie.
Il notaio può essere coinvolto nella stesura del contratto preliminare, per verificare la correttezza catastale e urbanistica, la libertà dell’immobile da vincoli e ipoteche ma è essenziale soprattutto nella redazione del rogito, ovvero l’atto notarile di compravendita e che testimonia il passaggio di proprietà dell’immobile dal venditore all’acquirente.
Inoltre, il notaio emette altre certificazioni necessarie per la riscossione delle tasse e imposte, nonché per usufruire di eventuali agevolazioni durante l’acquisto immobiliare.
Spese notarili acquisto prima casa: quali sono
I costi relativi al notaio prevedono principalmente tre voci:
- Onorario o parcella: rappresenta il compenso per i servizi professionali del notaio. A questo importo vanno aggiunte le tasse relative all’archivio nazionale notarile, soggette all’IVA ordinaria;
- Imposte: includono l’imposta di registro, l’imposta catastale e l’imposta ipotecaria.
- Rimborso spese: copre le spese sostenute dal notaio per la ricerca di documenti necessari a redigere gli atti.
Il tariffario notarile può essere suddiviso in fisso e graduale, a seconda della tipologia degli atti richiesti. Solitamente, anche se si tratta di cifre astratte, le spese notarili per l’acquisto della prima casa oscillano indicativamente tra i 1.500€ e i 3.000 € e possono variare in base al valore stesso della compravendita e alla tipologia del contratto stipulato.
La parcella del notaio per l'acquisto prima casa: alcuni esempi
Tra le spese di acquisto della prima casa le parcelle notarili per l’acquisto della prima casa, composte da onorario e imposte, possono avere costi variabili a seconda delle circostanze e delle politiche adottate dai singoli professionisti.
Per esempio, nel caso di un atto notarile di compravendita immobiliare, il costo dei servizi notarili dipende dal prezzo di vendita dell’immobile e dalla sua collocazione geografica. Ma è possibile chiedere al professionista legale di considerare il valore catastale dell’immobile anziché quello di mercato, secondo il principio del prezzo-valore. In tal caso, l’acquirente potrebbe usufruire di uno sconto del 30% sulle spese notarili.
Volendo fare un pratico esempio di parcella notaio, ipotizziamo un’immobile con valore catastale di 80 mila euro: in questo caso l’onorario del notaio per l’acquisto prima casa (ridotto del 30%) sarebbe di circa 1.760 euro.
Il pagamento della parcella del notaio avviene generalmente al momento del rogito notarile e può essere effettuato tramite assegno o bonifico bancario: di norma non è possibile differire il pagamento.
Costo notaio prima casa: le imposte
Tra i costi dell’acquisto della prima casa, le spese notarili comprendono poi le imposte da corrispondere all’Agenzia delle Entrate. In caso di acquisto da un privato è previsto il pagamento dell’imposta di registro, richiesta per garantire che il trasferimento di proprietà sia registrato ufficialmente presso l’Agenzia delle Entrate, conferendo validità giuridica all’operazione e permettendo una corretta trascrizione nei registri pubblici. L’imposta di registro, che deve essere versata dall’acquirente nel momento specifico di compimento del rogito notarile, per la prima casa è pari al 2% della rendita catastale (sale al 9% in caso di seconda casa) da sommare all’imposta ipotecaria e catastale. Vediamo ora degli esempi pratici di calcolo delle imposte sull’acquisto della prima casa.
Calcolo imposta di registro prima casa
Ipotizziamo l’acquisto come prima casa di un immobile ad un prezzo di vendita di 240.000 euro, con rendita catastale (non rivalutata) di 752,16 euro. Il valore catastale si ottiene moltiplicando la rendita catastale per per uno specifico coefficiente che varia a seconda della categoria catastale cui appartiene l’immobile (abitazione signorile, civile ecc). Per esempio, per tutti i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A, C eccetto A/10 e C/1 il coefficiente è 126, ma per la prima casa è 115,5, quindi:
Valore catastale: € 752,16 X 115,50 = € 86.874,48
L’imposta di registro sulla prima casa si ottiene moltiplicando il valore catastale per 2%, quindi:
Imposta registro: € 86.874,48 X 2% = € 1.737,49
Calcolo imposta ipotecaria e catastale
Il calcolo delle imposte dovute al notaio per l’acquisto della prima casa comprende poi l’imposta ipotecaria e catastale. La somma in questo caso è molto semplice: entrambe ammontano a 50 euro, importo fisso e indipendente dal valore catastale dell’abitazione e dal prezzo di vendita. All’imposta di registro basta pertanto aggiungere 100 euro.
Costo notaio acquisto prima casa con mutuo
Nel calcolo delle spese per acquisto prima casa relativi al notaio, è essenziale includere anche le spese legate all’eventuale mutuo. In particolare, le spese notarili dipendono dall’importo del mutuo prima casa e dall’ammontare dell’iscrizione ipotecaria sul bene immobile.
Più alto è l’importo del mutuo richiesto alla banca e più elevato è l’importo dell’ipoteca, maggiore sarà la parcella del notaio per l’acquisto della prima casa.
Spese notarili detraibili: quali sono?
Le spese notarili detraibili non sono tutte quelle sostenute per la stipula di un atto, ma solo quelle sostenute per gli atti di mutuo contratti per l’acquisto della prima casa e quelle che anticipa il notaio all’acquirente che acquista l’immobile Esse comportano una detrazione Irpef pari al 19%, su una spesa massima di 4.000 euro.
Al fine della detrazione delle spese notarili, gli importi devono essere inseriti nel modello 730, all’interno del Quadro E, Sezione I, Rigo E7 denominato “Interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale”.
Preventivo notaio e come sceglierlo
La spesa per il notaio nell’acquisto della prima casa, come abbiamo visto, non è un fattore da trascurare. Non basta effettuare una simulazione del costo dell’atto notarile di rogito. Per la scelta del notaio, il consiglio è quello di richiedere un preventivo notaio dettagliato a diversi professionisti, in modo tale da confrontare prezzi e servizio proposto e individuare il legale che meglio si adatta alle tue esigenze e che potrà fornirti il suo supporto e la sua competenza per agire in totale sicurezza evitando brutte sorprese durante il processo d’acquisto.
Ovviamente, più sarà alto il valore dell’immobile e maggiore sarà il preventivo del notaio per l’acquisto della prima casa: durante la scelta dell’abitazione dovrai valutare con attenzione tutte le spese da sostenere, parcella del notaio compresa, in modo da assicurarti di disporre delle risorse necessarie per l’acquisto e/o per le rate del mutuo.
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