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Anticipo TFR per acquisto prima casa 2024: cosa sapere

anticipo tfr prima casa
22/07/2024

Come noto, il Trattamento di Fine Rapporto è quella somma di denaro, equivalente al 13,5% del salario annuale, che spetta a ogni dipendente privato in caso di cessazione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalle motivazioni. Tale importo può essere lasciato all’azienda o affidato ad un fondo pensione. Ma in alcuni casi, è possibile richiedere un anticipo su questa somma anche prima della data effettiva di fine del rapporto lavorativo per necessità urgenti: per esempio, quando si deve acquistare la prima casa.

In questo articolo vedremo appunto come funziona l’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa, quali requisiti bisogna soddisfare e quale documentazione presentare al datore di lavoro. Approfondiremo poi la tassazione sull’anticipo e alcune casistiche particolari, come quella che riguarda i dipendenti pubblici.

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Anticipo del TFR per acquisto prima casa: come funziona?

L’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto per l’acquisto della prima casa è un’opzione offerta ai dipendenti privati che desiderano utilizzare parte delle somme accumulate nel loro TFR per finanziare l’acquisto della loro abitazione principale.

Senza dubbio, comprare casa è uno dei passi più importanti della nostra vita, e comporta l’impegno di cifre molto consistenti, che possono valere anche dieci o quindici volte il nostro reddito annuale. Mettere insieme tutta la liquidità necessaria non è semplice: oltre al mutuo prima casa, la possibilità di richiedere una parte del TFR già maturato è un’ulteriore opzione che consente di finanziare una parte importante dell’acquisto.

Nello specifico, il dipendente deve presentare una richiesta formale al datore di lavoro, specificando l’intenzione di utilizzare una parte del TFR per l’acquisto della prima casa. Dopo la presentazione della richiesta, il datore di lavoro verifica i requisiti e, una volta approvata, procede con l’erogazione della somma richiesta. È importante notare che l’anticipo del TFR è soggetto a determinati requisiti e limiti, e che la somma erogata verrà dedotta dal TFR finale del dipendente al termine del rapporto di lavoro. Nota bene: è possibile richiedere l’anticipo del TFR anche se la prima casa è già stata acquistata.

Requisiti per ottenere l'anticipo del TFR

I requisiti per l’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa sono riportati dall’articolo 2120 del Codice Civile. La possibilità è riservata (a parte rare eccezioni che vedremo in seguito) ai lavoratori privati.

Si può usufruire dell’anticipo TFR per prima casa solo una volta nel corso del percorso professionale. Per quanto riguarda le tempistiche per l’anticipo del TFR per la prima casa, è richiesto che il dipendente abbia accumulato almeno 8 anni di servizio con lo stesso datore di lavoro.

Per i lavoratori privati è importante la destinazione del TFR:

  • Se abbiamo destinato il TFR in azienda, il datore di lavoro può rifiutare la richiesta se oltre il 4% della forza lavoro aziendale ha già ottenuto l’anticipo del TFR; attenzione: può rifiutare, non è obbligato a farlo;
  • Se il TFR è stato destinato a un fondo pensione, invece, non c’è un limite alla quantità di aderenti al fondo che possono ottenere l’anticipazione.

In linea generale, l’approvazione della richiesta TFR prima casa può essere anche se l’acquisto della prima casa non riguarda sé, ma i propri figli. La richiesta non è mai valida, invece, se l’acquisto riguarda delle seconde case.

Importo massimo e documenti necessari per richiedere l'anticipo del TFR

Per quanto riguarda gli importi dell’anticipo del TFR per la prima casa, esistono dei limiti che dipendono dalla destinazione della somma:

  • Chi lascia il trattamento di fine rapporto in azienda può richiedere la liquidazione fino al 70% delle somme già maturate;
  • Se invece si è destinato il TFR ad un fondo pensione, può essere erogato fino al 75% di quanto già maturato.

È importante notare che, trattandosi di una liquidazione anticipata, le somme richieste non verranno poi erogate al momento della fine del rapporto lavorativo: occorre ovviamente tenerlo in considerazione quando si valuta se l’anticipo TFR per la prima casa conviene.

Per ottenere l’anticipo è necessario presentare una richiesta formale al datore di lavoro. Questa non deve necessariamente essere inviata tramite raccomandata, ma bisogna comunque seguire alcune indicazioni.

All’interno del documento devono essere presenti:

  • Le nostre generalità
  • La richiesta di anticipazione del TFR
  • Il numero di anni che abbiamo trascorso lavorando per l’azienda
  • La percentuale del TFR di cui vogliamo richiedere l’anticipazione
  • Data, luogo e firma

Per maggiore comodità, è possibile trovare online dei FAC simile di richiesta TFR prima casa, da completare semplicemente con i propri dati.

Inoltre, chi presenta la richiesta deve provare che essa è motivata dall’acquisto di una prima casa. Per fare questo è necessario presentare un atto notarile oppure un documento sostitutivo. L’importante è dimostrare che si ha intenzione di procedere a breve con l’operazione, non di averne soltanto l’intenzione. Di norma, il compromesso immobiliare è un documento accettato.

Anticipo TFR per acquisto prima casa e tassazione: cosa sapere

L’importo ricevuto come anticipo del TFR per acquistare l’abitazione principale è considerato lordo, e la tassazione a cui è soggetto differisce da quella applicata al salario mensile. Tale somma, secondo la tassazione anticipo TFR per la prima casa, è soggetta a una ritenuta dell’11%, riducibile dello 0,30% per ogni anno di versamenti successivi al quindicesimo.

Anticipo TFR e casistiche particolari

Come abbiamo anticipato, è possibile richiedere un anticipo sul TFR non solo per finanziare l’acquisto della prima casa, ma anche in altre occasioni: per spese di carattere sanitario, per congedi di formazione o parentali, o anche per la ristrutturazione della prima casa. Vediamo come funziona in questi casi.

Anticipo TFR per spese sanitarie

La normativa prevede la possibilità di richiedere l’anticipo del TFR per spese sanitarie per terapie o interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche, e si basa sulla tutela della salute del lavoratore. La questione non è così lineare: come determinare la necessità degli interventi? In generale, è necessario sempre presentare certificati medici adeguati.

Inoltre, l’anticipo del TFR per motivi sanitari non si limita al sostegno delle spese mediche, ma può anche coprire altre spese connesse, come i viaggi per raggiungere strutture ospedaliere specializzate o le spese per la presenza di un familiare accanto al paziente durante il trattamento.

Anticipo TFR per ristrutturazione prima casa

Generalmente, le spese di ristrutturazione della prima casa non giustificano la richiesta di anticipazione del TFR. Tuttavia, la normativa prevede la possibilità per i contratti collettivi o per gli accordi individuali tra impresa e dipendente di regolare la materia in modo maggiormente favorevole per il lavoratore: in altre parole, è possibile ottenere l’anticipo TFR per la ristrutturazione della prima casa in base a un accordo sindacale oppure se si riesce a negoziare tale vantaggio direttamente con il datore di lavoro.

Anticipo TFR per sostenimento spese durante periodi di congedo formativo

La normativa 53/2000 stabilisce che i dipendenti con almeno 5 anni di esperienza con lo stesso datore di lavoro possono chiedere una pausa dal lavoro per formazione, che può durare fino a undici mesi, in modo continuativo o frazionato, nel corso della loro carriera lavorativa.
Qualora questo congedo venga richiesto dopo il completamento dell’ottavo anno di servizio, sarà possibile anche richiedere un anticipo sul TFR, al fine di sostenere le spese durante il periodo di congedo.

Anticipo TFR per sostenimento spese durante periodi di congedo parentale

Il diritto all’anticipazione nasce per fornire supporto finanziario alle famiglie dei genitori lavoratori durante i loro periodi di congedo parentale. Riguardo alle modalità operative per erogare questa anticipazione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito indicazioni tramite la Circolare 85/2000, stabilendo le seguenti linee guida:

  • L’anticipazione può essere concessa sia ai genitori biologici sia a quelli che hanno adottato o affidato il bambino.
  • Questo diritto può essere esercitato una sola volta durante il rapporto di lavoro.
  • L’importo dell’anticipazione deve essere limitato in modo da integrare o sostituire integralmente la retribuzione che il genitore avrebbe normalmente ricevuto se avesse continuato a lavorare.

Anticipo TFR per dipendenti pubblici

Per quanto riguarda l’anticipo TFR prima casa per i dipendenti pubblici, il discorso si fa più complesso e meno chiaro, poiché esistono indicazioni contrastanti. Alcuni dipendenti pubblici assunti prima del 2001 sono soggetti a TFS (Trattamento di Fine Servizio) anziché a TFR: per loro non è possibile richiedere l’anticipo del TFS in nessun caso, almeno stando alle normative attuali.

Per i dipendenti pubblici che maturano il TFR non è prevista la possibilità di richiedere all’INPS l’anticipo del trattamento di fine rapporto; ci sono state delle sentenze della Corte di Cassazione, tuttavia, che hanno riconosciuto l’anticipazione del TFR a due dipendenti pubblici che intendevano acquistare una prima casa.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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