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Come mantenere le agevolazioni sul mutuo per la prima casa

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12/08/2020

Le agevolazioni sul mutuo per l’acquisto della prima casa hanno aiutato moltissime persone. Le imposte ridotte, insieme alla possibilità di detrarre parte degli interessi passivi, sono stati fattori determinanti per il mercato immobiliare e per quello dei mutui stessi.

Se hai usufruito anche tu delle agevolazioni prima casa, ricorda che ci sono delle condizioni da rispettare anche dopo l’acquisto della casa. In alcune circostanze, infatti, è possibile perdere il diritto alle agevolazioni e ritrovarsi anche a pagare una penale salata.

Per aiutarti a ricordare queste condizioni, oggi vogliamo riassumerle e spiegare quali sono i comportamenti necessari per mantenere le agevolazioni prima casa.

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1. Trasferimento della residenza

Le normative attuali prevedono che per usufruire delle agevolazioni prima casa sia necessario trasferire la residenza nel Comune dove è situato l’immobile entro 18 mesi dal rogito. Trasferire la residenza per un mutuo è una condizione strettamente necessaria, pena la perdita delle agevolazioni.

Per trasferire la residenza è necessario fare una doppia dichiarazione:

  • Una presso il Comune che si sta lasciando
  • Una presso il nuovo Comune dove si trova la prima casa appena acquistata

Non è possibile dare soltanto una dimostrazione de facto, ad esempio mostrando le bollette elettriche o rendendosi reperibili presso l’immobile appena acquistato. Non basta nemmeno trasferire il domicilio, che non ha la funzione di indicare la residenza abituale di una persona.

Una volta che la residenza è stata spostata mediante la procedura presso gli uffici pubblici, in ogni caso, rimane ancora necessario dare prova di abitare a tutti gli effetti nell’immobile appena acquistato. Sono previsti dei controlli da parte del Comune ed è meglio non provare a mentire, perché mentire sulla residenza è un reato punibile addirittura con la reclusione da 1 a 6 anni.

2. Vendita dell’immobile entro 5 anni dall’acquisto

Una seconda motivazione molto frequente che porta alla perdita delle agevolazioni prima casa è la vendita dell’immobile. In realtà è possibile cedere la proprietà della prima casa, ma bisogna conoscere i modi e i tempi in cui farlo.

La legge stabilisce che dopo 5 anni dal rogito saremo del tutto liberi di vendere il nostro immobile, senza incorrere in penali e senza doverne acquistare un altro in seguito.

Prima dei 5 anni, invece, valgono delle regole diverse. Se vendiamo la casa appena acquistata senza comprarne un’altra, infatti, dovremo rimborsare tutte le agevolazioni ricevute e persino pagare una penale del 30%.

Per poter vendere l’immobile prima dei 5 anni è necessario acquistarne un altro entro 12 mesi. In questo caso potremo mantenere le agevolazioni, che avranno effetto anche sul nuovo immobile acquistato. Anche in questo caso, però, sarà necessario rispettare tutti i “paletti” previsti dalle normative e dimostrare che l’immobile appena acquistato ha le caratteristiche di una prima casa.

3. Il caso delle ristrutturazioni

Un terzo caso particolare riguarda le case da ristrutturare. Spesso, infatti, si scegliere di acquistare come prima casa un immobile da ristrutturare, sia per un risparmio economico che per avere la possibilità di renderlo più adatto al proprio stile di vita.

Una pronuncia della Corte di Cassazione ha recentemente tolto il bonus prima casa ad una coppia che, dopo aver acquistato un immobile, non ha ottenuto l’abitabilità dopo i 18 mesi dall’acquisto.

Mancando l’abitabilità, la coppia non ha potuto trasferire la residenza presso la casa appena acquistata e di conseguenza ha perso il diritto alle agevolazioni.

Questo è sicuramente un limite per chi vuole comprare un immobile che necessita di lavori. Allo stesso tempo, però, sembra esserci un modo abbastanza semplice per superare il problema.

La legge stabilisce l’obbligo di trasferire la residenza presso il Comune dove si acquista la prima casa, non necessariamente in quella casa. Andando a vivere in un appartamento in affitto che si trova nello stesso Comune, trasferendo poi la residenza presso quell’immobile, la coppia avrebbe potuto evitare di perdere il bonus e di dover pagare l’ulteriore sanzione.

Quando non si perde il diritto alle agevolazioni

Fino ad ora sembra che le normative siano piuttosto restrittive. In parte lo sono, non c’è che dire. Esistono, però, delle eccezioni in cui non si perde il diritto alle agevolazioni. In particolare:

  • Se moglie e marito si separano consensualmente entro 5 anni dall’acquisto della prima casa e decidono di venderla, non è necessario che ne acquistino una entro 12 mesi dalla vendita;
  • Chi si trasferisce all’estero per lavoro non perderà in nessun caso le agevolazioni e non è tenuto ad acquistare una prima casa nel paese di residenza;
  • Cause di forza maggiore, come le calamità naturali nel comune dove è situato l’immobile, permettono di non trasferire la residenza entro 18 mesi dal rogito e di mantenere comunque le agevolazioni.

A fronte di tutto questo, l’unico consiglio è quello di riflettere bene prima di acquistare un immobile con le agevolazioni prima casa. Ci sono i presupposti per mantenere questo beneficio? Alle volte è meglio rinunciare in partenza che ritrovarsi improvvisamente a dover pagare una penale e a rimborsare le imposte non pagate!

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

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