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Credito al consumo: cos'è e come funziona

17/03/2022

Quando ci si trova a richiedere un prestito personale, il più delle volte ci si imbatte in una specifica tipologia di finanziamento denominata credito al consumo.

Occorre comunque tenere presente che il credito al consumo si basa su dinamiche specifiche e la sua erogazione è strettamente correlata al verificarsi di determinate condizioni e al soddisfacimento di requisiti ben precisi.

Vediamo quindi di seguito cos’è il credito al consumo, come funziona e quali sono le sue principali caratteristiche.

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Cos’è il credito al consumo?

Il credito al consumo è una tipologia di finanziamento erogato a persone fisiche per l’acquisto di beni e/o servizi o la rateizzazione di una determinata spesa.

Il credito al consumo potrà essere richiesto ogni qual volta un utente abbia la necessità d’impiegarlo per spese e/o acquisti riguardanti esclusivamente l’ambito personale. Un eventuale imprenditore in cerca di un finanziamento aziendale  per apportare migliorie al proprio business o alla propria attività non potrà in alcun modo accedere a tale forma di finanziamento.

Un’ulteriore fondamentale caratteristica è quella correlata alle limitazioni economiche. Il credito al consumo, infatti, può essere erogato solo a fronte di una richiesta di denaro non inferiore ai 200 euro e non superiore ai 75.000 euro.

Come si richiede il credito al consumo?

In Italia i prestiti personali facenti parte della tipologia di credito al consumo possono essere concessi ed erogati dall’ente bancario o finanziario di riferimento o direttamente dal punto vendita presso il quale s’intende finalizzare un determinato acquisto.

La prima soluzione è congeniale laddove l’importo richiesto dall’utente sia consistente e l’importo viene erogato sul conto corrente  del richiedente che poi provvede al pagamento. Nel caso invece in cui l’importo serva per pagare un preciso acquisto presso un punto vendita, l’importo verrà erogato direttamente al venditore.

Ovviamente, laddove ci si rivolga a un ente finanziario o bancario, la richiesta e i dati forniti verranno scrupolosamente analizzati al fine di rilevare eventuali anomalie o comportamenti pregressi che possano far presumere una difficoltà nel rimborso del prestito.

La capacità di restituzione è solo il primo fattore che viene valutato attentamente. Un altro elemento di valutazione è lo storico pregresso riguardante finanziamenti precedentemente richiesti, i quali vengono controllati in modo che l’ente erogante possa essere sicuro della solvibilità del cliente.

Al termine di tutte le verifiche, qualora l’ente scelto abbia reputato degno di fiducia il richiedente, il prestito verrà regolarmente concesso.

Chi può richiedere il credito al consumo?

Teoricamente qualsiasi persona fisica può ricorrere al credito al consumo: tuttavia sussistono delle condizioni imprescindibili senza le quali la concessione e l’erogazione del prestito non possono avvenire.

Oltre all’osservanza di tutte le limitazioni già citate in precedenza, infatti, è necessario dimostrare all’ente finanziatore la propria capacità di estinguere le rate del prestito secondo le modalità e le tempistiche fornite.

Tale capacità prende il nome di merito creditizio ed è uno dei fattori, se non il principale, che viene tenuto in considerazione prima di procedere alla concessione del finanziamento.

La capacità di rimborso di un cliente può essere attestata e verificata dall’ente finanziatore anche ricorrendo a specifici registri e banche dati come la Centrale dei rischi, contenenti lo storico pregresso completo del richiedente.

Le caratteristiche del credito al consumo

Il credito ai consumatori presenta specifiche peculiarità, in parte già illustrate, che ne favoriscono l’individuazione.

  • Gli importi concessi dagli enti finanziari non possono assolutamente essere superiori ai 75.000 euro e inferiori ai 200 euro.
  • La restituzione della somma viene effettuata ricorrendo a rate di valore costante composte da una quota capitale e una quota d’interesse.
  • L’ammortamento generalmente ha una durata di 10 anni.
  • In caso di presenza di determinate e ristrette convenzioni si può pensare di ottenere delle agevolazioni che comunque andranno discusse preventivamente tra i richiedenti e gli enti finanziatori.

Cosa serve per accedere al credito al consumo

Per poter accedere al credito al consumo è necessario avere determinate caratteristiche che possono facilitarne la concessione, seppure risultino più permissive rispetto a quelle previste per i finanziamenti a lungo termine (ad esempio un mutuo).

Nello specifico sono richiesti:

  • Un conto corrente
  • Un regolare reddito
  • L’assenza d’iscrizione del cliente nel registro dei cattivi pagatori

Alla stipula del contratto il cliente si impegna a estinguere l’importo ottenuto mediante rate secondo le modalità e le tempistiche esposte, inoltre accetta la corresponsione degli interessi pattuiti.

Le rate, di numero variabile, sono generalmente costanti e con scadenza mensile. Esistono anche dei casi particolari in cui il cliente può richiedere un finanziamento a tasso zero, cioè con TAN nullo. In tali situazioni non è affatto inusuale che anche il TAEG sia pari a zero e ciò vuol dire che il debitore è legittimamente tenuto a restituire ratealmente solo l’importo ottenuto senza ulteriori spese accessorie, ma si tratta di casi estremamente circostanziali.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

Per quanto riguarda i prodotti Ducato ricordiamo che la richiesta di prestito è soggetta ad approvazione di Agos Ducato.

Sul sito www.bancobpm.it e in filiale sono disponibili gratuitamente su richiesta della clientela il modulo “informazioni europee di base sul credito ai consumatori” (S.e.c.c.i.) e la copia del testo contrattuale. La flessibilità può essere esercitata nel rispetto dei limiti contrattualmente previsti, in caso di regolarità dei pagamenti e rimborso tramite addebito diretto in conto corrente SDD.

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