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Mutuo a tasso misto: quando conviene e come funziona

mutuo tasso misto
16/01/2020

Anche se non tutti lo sanno, il mutuo a tasso variabile e quello a tasso fisso non sono le uniche due forme di mutuo offerte dalle banche ai loro clienti. Le varianti a tasso misto, a tasso variabile con cap e altre forme di mutuo si stanno affermando in tutto il mondo e diventano via via più popolari anche in Italia.

L’obiettivo di queste varianti è combinare i vantaggi dei mutui a tasso fisso e variabile, creando delle formule ibride che si possono adattare meglio alle esigenze di alcune persone.

Oggi, in particolare, vogliamo parlare dei mutui con tasso misto. Oltre ad essere tra le soluzioni più interessanti in generale per chi cerca un mutuo, questi si rivelano particolarmente interessanti in un momento storico come quello attuale.

Nell’articolo descriveremo tutto quello che c’è da sapere sul tasso misto, e ti daremo anche alcune indicazioni pratiche per capire se questa tipologia di mutuo possa fare al caso tuo.

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Come funzionano i mutui a tasso misto?

Prima di tutto, è importante sapere che i mutui a tasso misto si dividono in due categorie:

  • Bilanciati – I mutui a tasso misto bilanciato prevedono che gli interessi vengano calcolati in parte usando un tasso fisso e in parte usando il tasso variabile. In ogni rata, dunque, sono presenti sia l’uno che l’altro sistema di calcolo;
  • Con opzione – Il tasso misto con opzione prevede, al contrario di quello bilanciato, che in ogni rata sia usato soltanto il tasso fisso oppure quello variabile. Sei tu a decidere quando cambiare tra un sistema e l’altro, in modo da poter scegliere l’opzione più conveniente in ogni contesto. Attenzione, però, perché questo cambiamento non può essere fatto sempre: nel contratto di mutuo sono stabilite solitamente le date in cui puoi decidere di cambiare tra un sistema e l’altro.

Il mutuo con tasso misto bilanciato nasce per dividere il rischio. Se scegliamo di avere le due componenti presenti in ogni rata, siamo sicuri di non ritrovarci mai nella condizione più sconveniente (ma nemmeno in quella più conveniente). Una scelta ottimale per chi mette la prudenza al primo posto.

Il mutuo con opzione, invece, è preferibile per chi segue l’andamento dei mutui e sa muoversi di conseguenza. Se nei momenti in cui puoi cambiare la tipologia di tasso riesci a mantenerti sul versante più conveniente, potrai sfruttare la tua capacità di analisi per trovarti sempre nella condizione migliore.

Opzione o surroga?

Dal 2007, in Italia è diventato obbligatorio per ogni istituto bancario offrire gratuitamente la surroga (o “portabilità”) del mutuo ai clienti. Significa che oggi si può scegliere di trasferire il mutuo presso un altro istituto bancario gratuitamente, per sfruttare un’offerta più conveniente.

Questo rende, almeno in teoria, meno efficace il mutuo con opzione. Anziché aspettare una determinata scadenza per trasformare il nostro mutuo a tasso fisso in un mutuo a tasso variabile, potremmo semplicemente trasferirlo presso un’altra banca scegliendo un mutuo a tasso variabile.

Sicuramente questa è una possibilità, ma bisogna ammettere che la surroga non è un processo così semplice da completare. Bisogna trovare un altro istituto bancario che sia disposto a offrirci un mutuo, confrontare bene le due offerte e assicurarsi che la seconda sia davvero più conveniente (al netto dei costi accessori), gestire la parte burocratica e così via.

Il mutuo a tasso misto con opzione è più gestibile per il cliente, che può semplicemente attivare i termini del contratto quando questo è possibile e cambiare tra un tasso e l’altro. Inoltre anche il mutuo con opzione è eventualmente surrogabile, quindi non bisogna necessariamente scegliere tra le due cose.

Il mutuo a tasso misto conviene?

In questo momento storico, i mutui a tasso variabile hanno degli interessi così bassi da fare gola a tantissime persone. È normale, dal momento in cui la politica della Banca Centrale Europea è tale da incentivare al massimo il prestito di denaro da parte delle banche.

Ora, è lecito domandarsi se questa condizione durerà fino alla fine del nostro mutuo o se a un certo punto ci troveremo a pentirci di non aver scelto un mutuo a tasso fisso.

Ebbene, i mutui a tasso misto sono una risposta efficace per coniugare la convenienza del tasso variabile alla sicurezza del tasso fisso.

Possiamo scegliere di partire con un mutuo a tasso variabile per approfittare in futuro della possibilità di passare a quello fisso, se la BCE dovesse cambiare rotta con la sua politica economica. Oppure potremmo scegliere un tasso misto bilanciato, in modo da mantenerci in una via di mezzo che non ci farà trovare sorprese.

Anche se si tratta di una scelta poco conosciuta, il mutuo a tasso variabile presenta molti elementi che lo rendono una scelta valida per una larga percentuale dei mutuatari. Se stai pensando di attivare il tuo mutuo nel futuro prossimo, dovresti tenerlo in considerazione.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni economiche di tutte le tipologie di mutuo fare riferimento alle Informazioni Generali sul Credito Immobiliare offerto a Consumatori disponibili anche presso le filiali della banca.
L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

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