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Mutuo non pagato: quali conseguenze?

18/09/2024

Firmare un contratto di mutuo rappresenta un impegno finanziario significativo che richiede il pagamento regolare di rate mensili. Tuttavia, possono sorgere situazioni in cui si è impossibilitati a rispettare questo impegno. Vediamo cosa succede se non paghi il mutuo e quali sono le conseguenze in base alla durata del mancato pagamento.

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Cosa succede se non pago il mutuo?

Se non paghi una rata del mutuo, le conseguenze possono variare a seconda della gravità e della durata del mancato pagamento. La morosità, in generale, può essere di diverse tipologie:

  • Ritardo di pochi giorni: dovrai pagare gli interessi di mora per il mancato pagamento della sola rata;
  • Ritardo di oltre 180 giorni: se superi i 180 giorni di ritardo dalla scadenza nel pagamentola situazione è considerata più grave: questo può portare alla segnalazione ai sistemi di informazioni creditizie e la possibile risoluzione del contratto di mutuo.
  • Ritardi ripetuti: un ritardo, tra 30 e 180 giorni dalla scadenza, nel pagamento delle rate per più di sette volte, anche non consecutive, può aggravare le conseguenze. Oltre agli interessi di mora, potresti essere soggetto a restrizioni creditizie e a ulteriori azioni legali da parte della banca.

Nel caso di rate di mutuo non pagate le conseguenze sono quindi ben definite. La Banca, infatti, per tutelarsi seguirà un iter così scandito:

  • Applicazione di una mora: cosa succede se non pago una rata del mutuo? in caso di mancato o ritardato pagamento di una rata, sarai tenuto a pagare gli interessi di mora per risarcire la Banca del danno subito. I tassi di mora comportano generalmente una maggiorazione dei tassi di interesse già pattuiti che varia dal 2% al 4% per ogni rata non pagata. Ecco la formula standard per il calcolo degli interessi: interessi di mora = giorni di ritardo X rata X tasso di mora / 36500.
  • Iscrizione del tuo nominativo al SIC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito dal CRIF in cui sono raccolti i dati sui finanziamenti richiesti da privati, cittadini o imprese. Essere inseriti all’interno del SIC comporta una reale difficoltà ad ottenere ulteriori finanziamenti da Banche e Finanziarie, ma l’iscrizione non ha carattere irreversibile: sarà sufficiente regolarizzare i pagamenti con la propria Banca per ottenere la cancellazione (nei tempi tecnici stabiliti dalla legge).
  • Risoluzione del contratto di mutuo, o revoca del mutuo: la banca può decidere di risolvere il contratto una volta che sono passati 180 giorni dalla scadenza di almeno una rata senza che tu abbia provveduto al pagamento, ma anche nel caso in cui si verifichino ritardi, anche non consecutivi, di almeno 7 rate.
  • Pignoramento dell’immobile su cui grava l’ipoteca, che può sfociare nella messa all’asta dell’immobile stesso: con il nuovo decreto sui mutui, però, l’esproprio della casa diviene sempre più difficile. Infatti, prima di procedere, le Banche dovranno attendere il mancato pagamento di 18 rate mensili. Nel caso di una fidejussione, in presenza di una parte terza a garanzia del mutuo, la Banca procederà con la sua riscossione: il garante, quindi, dovrà pagare personalmente per il debitore inadempiente.
Banco bpm
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Mutuo non pagato da 5 anni

Spesso si sente dire che un mutuo non pagato decade dopo 5 anni, ma questa informazione è errata. La confusione nasce dal fatto che alcuni debiti, come quelli relativi ai canoni di locazione, si prescrivono effettivamente dopo 5 anni: tuttavia, questo non vale per i mutui, per i quali il termine è 10 anni. In caso di mutuo non pagato da 5 anni, il debito non è in prescrizione. In questi casi, la banca ha il diritto di avviare le procedure di recupero crediti che possono arrivare al pignoramento del tuo immobile e alla sua successiva vendita all’asta.

Mutuo non pagato da 10 anni

Il termine di prescrizione di un mutuo decorre dall’ultima rata pagata: se da questo momento passano 10 anni senza che la banca o la finanziaria inviino una diffida, una messa in mora o qualsiasi sollecito di pagamento formale, il credito va in prescrizione. Nel caso di un mutuo non pagato da 10 anni, quindi, se non hai ricevuto richieste di pagamento ufficializzate con raccomandate o PEC (i solleciti telefonici o tramite lettera semplice non hanno rilievo legale), il tuo debito sarà prescritto legalmente.

Mutuo non pagato: cosa fare?

Scegliere una formula di mutuo sostenibile e calcolare la rata e il piano di ammortamento più adatto a te è sempre essenziale. Ma se ti trovi in difficoltà nel pagamento del mutuo, è fondamentale agire tempestivamente. Ecco alcune soluzioni che puoi considerare:

  • Rinegoziazione del mutuo: Chiedi alla banca di rinegoziare le condizioni del mutuo, come il tasso di interesse e la durata del prestito, per renderle più sostenibili.
  • Sospensione temporanea dei pagamenti: Richiedi alla banca una sospensione temporanea delle rate, disponibile in situazioni di difficoltà economica temporanea (ma comunque soggetta alla discrezionalità dell’istituto di credito).
  • Surroga del mutuo: Valuta la possibilità di trasferire il mutuo a un’altra banca che offra condizioni migliori.
  • Procedure di esdebitazione: Se sei in una situazione di sovraindebitamento e hai i requisiti necessari, potresti considerare le procedure di composizione della crisi per ottenere la cancellazione totale o parziale dei debiti.
  • Vendita dell’immobile: In casi estremi, può essere opportuno vendere l’immobile in autonomia prima che si apra la procedura di pignoramento e la conseguente asta giudiziaria che ne deprezzerebbe sensibilmente il valore.

Se non pago il mutuo mi pignorano lo stipendio?

Sì, può succedere. Dopo il mancato pagamento di 18 rate del mutuo, oltre al pignoramento dell’immobile, la banca può richiedere il pignoramento dei beni o dello stipendio del debitore. Questa azione legale permette di trattenere una parte del salario direttamente dal datore di lavoro fino al recupero del debito. Tuttavia, la percentuale pignorabile è regolata dalla legge e non può superare un certo limite, garantendo al debitore un reddito sufficiente per le necessità di base.

Legge sui mutui non pagati: cosa dice la normativa

La nuova legge sui mutui non pagati, il Decreto Legislativo n. 72 del 21 aprile 2016, ha introdotto importanti novità sui mutui residenziali: esso stabilisce che la banca possa avviare il pignoramento dell’immobile solo dopo il mancato pagamento di almeno 18 rate mensili consecutive, invece delle 7 precedentemente previste. Questa normativa mira a proteggere i debitori, dando loro più tempo per trovare una soluzione. Inoltre, la legge prevede la possibilità di rinegoziazione del mutuo e altre forme di supporto per evitare il pignoramento, come l’inserimento di una clausola per il trasferimento dell’immobile in caso di insolvenza, permettendo la vendita anticipata senza passare per tribunali o aste. Importante: le nuove norme sono in vigore dal 4 giugno 2016 e si applicano solo ai contratti sottoscritti dopo tale data.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni economiche di tutte le tipologie di mutuo fare riferimento alle Informazioni Generali sul Credito Immobiliare offerto a Consumatori disponibili anche presso le filiali della banca.
L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.