Prestiti per colf e badanti: come ottenerli
In questi anni abbiamo assistito alla nascita di nuove forme di prestito pensate per le varie categorie di lavoratori. Anche per coloro che hanno un impiego come colf o badanti sono molte le soluzioni disponibili.
Tuttavia, le probabilità che il prestito venga effettivamente erogato variano in base al livello contrattuale di ogni colf o badante. Infatti, a determinare l’erogazione della somma e i tassi di interesse applicati è proprio la posizione contrattuale del lavoratore in questione.
Il prestito rivolto nello specifico a colf, badanti e collaboratrici domestiche è molto diffuso. Le banche o l’INPS sono però disponibili a erogare le somme richieste solo in presenza di determinati requisiti.
Le tipologie di prestiti per badanti e colf
Una volta appurato che il contratto per badante o colf sia regolare, ottenere un prestito personale senza garanzie, risulterà abbastanza semplice.
Per la banca, la busta paga è una garanzia assoluta che fa chiaro riferimento alla solidità finanziaria di ogni lavoratore. Chi concede il prestito (istituto di credito o finanziaria) deve essere certo che dall’altra parte il lavoratore con contratto abbia i requisiti minimi necessari per rimborsare l’intera somma senza alcun tipo di difficoltà.
La richiesta di un prestito per colf o badanti senza garanzie può essere effettuata anche online, comodamente seduti sul divano, tramite pc o altri dispositivi (smartphone o tablet) e senza, generalmente, tempi di attesa troppo lunghi.
La Carta Revolving per badanti
Nell’era del digitale è ormai sempre più frequente ricorrere strumenti che permettano di effettuare delle operazioni istantanee. Anche per colf o badanti esiste la possibilità di ottenere una Carta Revolving, una carta prepagata reperibile in molti istituti di credito, ricaricabile fino a un massimo di € 3000, e con un credito utilizzabile senza vincoli.
L’utilizzatore è tenuto a restituire soltanto la somma effettivamente usufruita della propria Carta Revolving, maggiorata di eventuali interessi. La carta sarà nuovamente ricaricabile solo se ogni rata mensile sarà stata correttamente saldata.
Casi in cui colf o badante risultino essere cattivi pagatori
Per chi volesse ottenere un prestito ma risulta essere iscritto alla lista nera del Crif (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) la situazione sarà ovviamente diversa: la possibilità di ottenere un prestito non gli verrà necessariamente negata ma i tempi di attesa potranno allungarsi più del previsto, arrivando persino oltre i 30 giorni.
L’iscrizione a questa lista potrebbe risultare anche a causa di un trattamento erroneo dei propri dati da parte dell’istituto di credito o da altri soggetti. In questi casi sarà diritto del lavoratore richiedere la cancellazione dal Crif. Essere considerati o etichettati come cattivi pagatori non è mai una cosa bella, soprattutto di fronte all’esigenza di richiedere un prestito o in altre situazioni di difficoltà economica o bisogno di supporto da parte di un istituto finanziario.
Quali sono gli importi ottenibili
La somma massima ottenibile da parte di colf o badanti dipende, come già sopra citato, dallo stipendio personale di ogni lavoratore. Solitamente è possibile ottenere somme che si aggirano intorno ai 500, 1.000 o 2.000 euro, fino, in alcuni casi particolari, a raggiungere i 5.000 euro. Spetta al soggetto interessato richiedere un preventivo gratuito presso la banca prescelta per farsi un’idea delle somme erogabili e degli interessi applicabili.
I documenti necessari da presentare
Sia che il lavoratore si rechi presso una banca sia che si rechi presso una finanziaria (o che lo faccia online) è necessario avere sempre a portata di mano dei documenti essenziali per la richiesta di finanziamento. Le colf o badanti dovranno presentare specifici documenti che attestino il livello di reddito personale (ultime buste paga), l’attestazione di pagamento dell’ultimo bollettino INPS e la denuncia del rapporto di lavoro sempre presso lo stesso istituto. Essenziale è consegnare anche una copia dei documenti personali come il certificato di residenza e la carta d’identità, e nel caso di soggetti extracomunitari, il permesso di soggiorno.
Sono diverse le banche, finanziarie, INPS e gli altri intermediari finanziari pronti ad aiutare chi necessita di un prestito. Negli ultimi anni, ormai, grazie a dispositivi quali smartphone, tablet o PC, la pratica è più veloce ed è possibile richiedere il prestito anche online, senza grosse difficoltà, bypassando alcune pratiche burocratiche. Ovviamente, soprattutto in caso di dubbi o problemi con la lingua italiana sarà sempre preferibile parlare faccia a faccia con un consulente bancario disposto ad aiutare per la stesura della richiesta e la raccolta di documenti.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.