Prestiti per lavoratori autonomi: tutti i vantaggi
Un lavoratore autonomo o un libero professionista rientrano in quella tipologia di lavoratori che non percepiscono una regolare busta paga, un dettaglio di natura finanziaria che può rappresentare un’incognita di fronte ad alcune situazioni, come ad esempio la richiesta di un prestito .
Pur percependo delle entrate mensili, infatti, questa categoria di lavoratori può incontrare degli ostacoli o dei netti dinieghi davanti alla richiesta di un finanziamento.
Vediamo quindi come richiedere un prestito per un libero professionista, e quali sono i vantaggi che ne derivano per il beneficiario.
Prestiti per lavoratori autonomi: cosa sono
È opportuno innanzitutto chiarire che il prestito per lavoratori autonomi è sempre un prestito personale che rientra nella categoria del credito al consumo .
Si differenzia solo per il fatto che il richiedente è un soggetto la cui posizione lavorativa è differente da quella del lavoratore dipendente.
Oggigiorno, forme di collaborazione lavorativa configurabili in maniera differente rispetto alla classica assunzione a tempo indeterminato non sono più così rare come in passato, motivo per cui si è cercato di favorire l’accesso ai servizi finanziari anche a queste categorie.
Prestiti per lavoratori autonomi: i destinatari
Chi sono i lavoratori autonomi? Lavoratore autonomo o libero professionista è colui che è indipendente, non subordinato cioè ad un datore di lavoro e per questo motivo non percepisce una busta paga. Il suo reddito deriva dalla propria attività, dal prezzo dei suoi servizi.
I richiedenti classificati come lavoratori autonomi sono:
- Professionisti
- Imprenditori
- Titolari di partita IVA
- Lavoratori atipici
Tra i professionisti troviamo:
- Commercianti
- Artigiani
- Liberi professionisti (giornalisti, avvocati, architetti, commercialisti, ingegneri, etc.)
Prestiti per lavoratori autonomi: i vantaggi principali
Il primo grande vantaggio per un lavoratore autonomo consiste nel fatto che il prestito non è finalizzato.
Cosa vuole dire? Vuol dire essenzialmente che la loro erogazione non è vincolata all’acquisto di un determinato bene né tantomeno è necessario che il beneficiario inoltri all’istituto bancario presso il quale si è rivolto una motivazione legittima su come e in quale misura intenda sfruttare la somma concessa.
Il fatto di non dover giustificare il futuro impiego della somma concessa fa anche sì che il beneficiario possa sfruttare in completa autonomia l’intero importo ricevuto, condizione ovviamente inapplicabile nel caso di differenti forme di accesso al credito, come un mutuo .
Proseguendo nell’esposizione dei benefici ottenibili, uno di quelli maggiormente apprezzato dai beneficiari è quello relativo alle spese previste.
Trattandosi di un prestito personale, infatti, presenta dei costi di apertura della pratica o istruttoria notevolmente più bassi rispetto alle altre tipologie di finanziamento.
Il lavoratore autonomo, infine, può beneficiare della flessibilità del prestito personale. Questa forma di finanziamento può avere infatti un piano d’ammortamento che dura da un minimo di 12 mesi fino a un massimo di 120, ovvero 10 anni, lasciando al beneficiario la più totale libertà su come gestire il piano anche nel medio-lungo periodo.
Prestiti per lavoratori autonomi: i requisiti necessari per l’ottenimento
Affinché la propria richiesta possa essere accolta, è necessario che il lavoratore autonomo possegga due requisiti principali:
- un’età pari o superiore ai 18 anni
- un reddito dimostrabile e delle entrate sufficienti a ripagare le rate previste dal piano di ammortamento
Ovviamente, nel caso in cui l’entità del prestito dovesse essere particolarmente sostanziosa o il richiedente dovesse presentare un profilo di rischio superiore ai livelli di tollerabilità, possono essere richieste ulteriori garanzie accessorie. Un prestito con garante può facilitare in tal senso la concessione del credito e il suo ottenimento in breve tempo.
Prestiti per lavoratori autonomi: richiesta e tempistiche
Anche la procedura di richiesta del prestito segue i medesimi standard che contraddistinguono i prestiti personali. Un lavoratore autonomo può infatti chiedere un prestito sia recandosi di persona presso una filiale della propria banca sia tramite apposito modulo online da compilare.
Qualora si optasse per la seconda opzione, gli enti creditizi potrebbero contattare il beneficiario per conferma per poi procedere con l’invio della somma richiesta direttamente presso la residenza del richiedente, tramite assegno circolare.
Indipendentemente dalla metodologia scelta, i documenti necessari sono:
- Documento di identità
- Codice fiscale
- Dichiarazione dei redditi
Per quanto riguarda le tempistiche, di norma, sono necessari dai 3 ai 14 giorni lavorativi in base alle caratteristiche della richiesta.
Generalmente l’importo concesso agli autonomi non oltrepassa la soglia dei 50.000 euro; ogni piano di ammortamento viene però studiato nel dettaglio in maniera tale da poter rispondere il più possibile alle esigenze del richiedente.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni economiche di tutte le tipologie di mutuo fare riferimento alle Informazioni Generali sul Credito Immobiliare offerto a Consumatori disponibili presso le filiali della banca e sul sito bancobpm.it alla sezione “Trasparenza”.
L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.
Per quanto riguarda i prodotti Ducato ricordiamo che la richiesta di prestito è soggetta ad approvazione di Agos Ducato.
Sul sito www.bancobpm.it e in filiale sono disponibili gratuitamente su richiesta della clientela il modulo “informazioni europee di base sul credito ai consumatori” (S.e.c.c.i.) e la copia del testo contrattuale. La flessibilità può essere esercitata nel rispetto dei limiti contrattualmente previsti, in caso di regolarità dei pagamenti e rimborso tramite addebito diretto in conto corrente SDD.