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Prestito a protestati e cattivi pagatori: è possibile?

12/11/2024

A causa delle difficoltà finanziarie causate dal momento congiunturale che stiamo attraversando, caratterizzato da avvenimenti certamente non favorevoli, molte persone si ritrovano al giorno d’oggi ad essere segnalate come cattivi pagatori. In situazioni del genere l’accesso al credito si rivela abbastanza difficoltoso. Coloro che riescono a ottenere un finanziamento il più delle volte ricevono somme esigue con l’applicazione di tassi di interesse poco vantaggiosi.

Vediamo, qui di seguito, quello che bisogna sapere sui prestiti a protestati e cattivi pagatori e come ottenerli alle migliori condizioni.

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Protestati e cattivi pagatori: quali sono le differenze

Sono tante le ragioni che portano a richiedere un prestito, attraverso il quale poter avere la disponibilità per acquistare una nuova auto, ristrutturare il proprio appartamento, pagare le spese mediche o universitarie, affrontare un viaggio e portare a termine ogni altro progetto.

La prima cosa da sapere è che la concessione di un prestito comporta la preliminare e accurata valutazione finanziaria, ovvero la consultazione delle banche dati CTC e CRIF.

CTC sta per consorzio di tutela del credito, organo che raccoglie tutte le informazioni negative inerenti a un determinato finanziamento, per cui l’allarme per il pagatore scatterà a seguito di alcune rate rimaste insolute. A quel punto i dati del soggetto moroso verranno inseriti all’interno del circuito e di conseguenza segnalati ai membri del CTC, ovvero le banche.

Il Crif, ovvero la centrale rischi finanziari, non è altro che una società preposta alla gestione ad ampio raggio dei finanziamenti, compresi quelli rifiutati con il relativo prodotto richiesto, come ad esempio fidi, leasing, carte di credito ecc. L’elencazione include inoltre le notizie inerenti ai ritardi nel rimborso delle singole rate.

I prestiti concessi ai cattivi pagatori e ai protestati, prevedono generalmente l’applicazione di tassi d’interesse non molto vantaggiosi, rispetto a quelli normalmente previsti. La ragione è molto semplice: chi nel corso della vita si è ritrovato ad affrontare problemi economici ha maggiore difficoltà nel rimborsare le rate, per cui verrà considerato dalle banche e dalle società finanziarie come cliente potenzialmente a rischio insolvenza.

A tal proposito è bene precisare la differenza tra protestati e cattivi pagatori, espressioni che spesso vengono usate erroneamente come sinonimi.

Viene considerato cattivo pagatore il soggetto che avendo avuto problemi e ritardi nel pagare una o più rate di un prestito o di un finanziamento è stato iscritto in apposite liste dei Sistemi di Informazioni Creditizie (come CTC e CRIF) che gli istituti di credito e le società finanziarie esaminano prima di decidere se concedere o meno il finanziamento.

I protestati, invece, versano in una situazione ancora più grave: sono soggetti che hanno mancato il pagamento di una cambiale o altro titolo di credito (come un assegno bancario, postale o circolare, un vaglia postale o circolare o un vaglia cambiario) e per questo non compaiono solo nelle liste SIC, ma anche nel registro della Camera di Commercio, cioè nell’archivio informatico in cui vengono censiti coloro che hanno subito pignoramenti o sono coinvolti in situazioni di insolvenza.

Bisogna poi fare presente che l’inserimento negli archivi informatici e nei registri dei cattivi pagatori o protestati non avviene in modo definitivo, visto che la normativa in vigore prescrive un periodo massimo di 3 anni, decorso il quale il nominativo verrà rimosso. Esistono poi delle situazioni in cui il problema viene risolto in modo rapido, ovvero quanto il soggetto moroso provvede al saldo delle rate insolute, circostanza che farà scattare la rimozione dei dati dalle piattaforme prima del triennio.

Prestito anche a protestati e cattivi pagatori: come si ottiene

Anche le persone che risultano nei registri dei cattivi pagatori o dei protestati possono accedere a un finanziamento, purché vengano seguite determinate procedure e venga effettuata una valutazione approfondita della situazione finanziaria. In questi casi, una delle soluzioni più comuni è la cessione del quinto della pensione o dello stipendio, un prestito che prevede la restituzione del capitale cedendo la quinta parte (20%) della pensione o dello stipendio mensile. Il finanziamento, a tasso fisso, viene rimborsato in un arco temporale che va dai 2 ai 10 anni. Tuttavia, alcune finanziarie richiedono che il richiedente abbia almeno tre anni di anzianità lavorativa, in modo da poter garantire anche il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) accantonato dall’azienda.

Altri prestiti per cattivi pagatori e protestati

Ulteriore formula, anche se ancora poco nota, è il prestito dell’azienda ai lavoratori che non presenta particolari ostacoli o difficoltà. Ogni azienda nella maggior parte dei casi offre un servizio ai dipendenti, mediante il quale può anticipare, in presenta di certi presupposti, gli emolumenti. Ciò assicura un significativo risparmio sugli interessi che altrimenti andrebbero versati nell’ipotesi in cui il prestito fosse richiesto a un istituto di credito.

In conclusione: come avere un prestito anche se protestati o segnalati come cattivi pagatori

Alla luce di quanto detto, il prestito nei confronti di cattivi pagatori e protestati è possibile, ma con prodotti dedicati come la Cessione del Quinto dello stipendio o della pensione che garantisce all’ente erogante il puntuale rimborso delle rate. Le condizioni della Cessione del Quinto, però, sono meno vantaggiose rispetto ai classici prestiti personali.

Prima di procedere, è sempre importante comparare le varie offerte, leggere attentamente le clausole che riguardano la modalità di rimborso, verificare il tasso di interesse applicato, nonché l’aggiunta di commissioni extra e oneri vari.

A prescindere dalla propria situazione finanziaria si può sempre richiedere un preventivo online, così da ricevere tutte le informazioni utili in tempi rapidi, evitando di andare personalmente presso le filiali di banche e finanziarie.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi e/o alla documentazione contrattuale disponibili sul sito www.bancobpm.it e presso le filiali della Banca.

L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

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