Come difendersi dalla clonazione della carta di debito (bancomat)
Clonazione bancomat: che cos'è?
Quando si parla di clonazione delle carte di debito (bancomat) ci si riferisce all’utilizzo non autorizzato della carta ad opera di falsificatori, impadronitisi in maniera truffaldina dei dati necessari alla duplicazione della carta stessa e del codice PIN. In tal caso i malintenzionati riescono ad effettuare prelievi presso sportelli ATM o fare acquisti, all’insaputa dei titolari delle carte.
Ogni anno in Italia vengono registrati moltissimi di casi di clonazione di carte di debito (e anche clonazioni di carte di credito) perciò conoscere i metodi con cui avvengono è utile per prendere tutte le precauzioni atte a prevenire questo fenomeno ed evitarlo facilmente.
Come avviene la clonazione del bancomat
Nella banda magnetica di una carta di debito (bancomat) sono contenute le informazioni della carta che, associate ad un codice univoco segreto (PIN), consentono all’utente di effettuare prelievi ATM, pagamenti e ricariche. Scopo dei falsificatori è quello di ottenere questi dati.
Un metodo comune per la clonazione delle carte di debito consiste nella manomissione dello sportello ATM ove si effettua il prelievo. Per la lettura dei dati viene infatti utilizzato un particolare lettore magnetico denominato skimmer, che è in grado di registrare su una memoria interna i dati della banda magnetica della propria carta di debito. Successivamente, attraverso un PC, questi vengono trascritti dai falsificatori su una carta vergine con le stesse caratteristiche di una carta di debito.
Lo skimmer viene quindi collocato al posto del normale lettore; per rubare il codice PIN viene poi adoperata una microcamera camuffata e collocata in direzione del tastierino numerico. In altri casi è invece sovrapposta una tastiera simile a quella originale per registrare direttamente i codici digitati.
In caso di clonazione della carta di debito (bancomat), è possibile bloccare la carta e richiedere il rimborso alla banca che provvederà a restituire la somma sottratta, dopo aver effettuato opportuni controlli.
Difendersi dalla clonazione della carta di debito è possibile
Ecco alcuni consigli:
- Diffidare di uno sportello ATM qualora ci si accorga di manomissioni, fori, doppia fessura di introduzione della carta, o qualunque altro particolare che desti i nostri sospetti.
- Coprire con una mano il tastierino numerico, quando si digita il codice PIN, nel caso una micro telecamera installata da truffatori tenti di carpire i dati. Osservare quindi con attenzione anche la parete in alto dello sportello.
- Evitare, se possibile, di prelevare presso sportelli ATM isolati o collocati in zone poco frequentate, preferendo sportelli ubicati in posti trafficati, meglio se all’interno della banca.
- Richiedere la sostituzione della carta di debito nel caso in cui fosse di vecchia generazione e quindi non provvista di chip elettronico, difficilmente clonabile. Evitare di allontanarsi durante il pagamento in un locale pubblico, in attesa che il terminale POS completi l’operazione. Attendere quindi la stampa della ricevuta e ritirare personalmente la carta.
- Abilitare le notifiche SMS; questo consentirà di scoprire anticipatamente un eventuale uso improprio della carta.
- Conservare gli scontrini degli acquisti effettuati con la carta di debito (bancomat), controllare periodicamente l’estratto conto e verificare la corrispondenza delle somme spese.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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