Come ottenere un rimborso per un pagamento con carta
Effettuare pagamenti con carte di pagamento, come carte di credito, di debito o prepagate, è diventato sempre più comune, soprattutto per acquisti online. Tuttavia, in alcune situazioni potrebbe essere necessario richiedere un rimborso, ad esempio per errori di pagamento o movimenti non riconosciuti. Questo approfondimento ti aiuterà a comprendere come richiedere un rimborso in questi casi, indipendentemente dal tipo di carta che utilizzi.
Prima del rimborso: agisci in sicurezza e proteggi le tue credenziali
Il primo strumento di sicurezza per prevenire problemi con i pagamenti è sempre l’utente. Proteggere le credenziali della tua carta di pagamento è fondamentale per evitare utilizzi fraudolenti. Non condividere mai PIN, password o codici di sicurezza con terzi, nemmeno con chi afferma di essere della tua banca. Ricorda, il tuo istituto di credito non ti chiederà mai informazioni riservate via telefono o e-mail. Monitora regolarmente i movimenti delle tue carte di pagamento tramite l’app della banca o il servizio di internet banking per rilevare tempestivamente eventuali anomalie.
Sempre in materia di sicurezza, va ricordato inoltre che ad oggi le carte di pagamento hanno vantaggi specifici riferiti alla modalità di emissione e di utilizzo, ma hanno tutte elevati standard di sicurezza indipendentemente dal fatto che siano carte di credito, debito o prepagate.
Procedura per richiedere un rimborso
Quando devi richiedere un rimborso per una transazione, ci sono diverse opzioni a seconda del problema riscontrato. Ecco i passaggi principali:
Contattare il commerciante
Se hai effettuato tu l’acquisto ma desideri richiedere un rimborso, il primo passo è sempre contattare l’esercente. Molti negozi, sia fisici che online, hanno politiche di reso e rimborso che consentono di risolvere rapidamente eventuali problemi. È consigliabile conservare ricevute, fatture e comunicazioni in merito all’acquisto, poiché potrebbero essere richieste per agevolare il rimborso.
Richiedere un rimborso attraverso l'istituto di credito
Se l’esercente non può emettere un rimborso, puoi rivolgerti direttamente al tuo istituto di credito o all’emittente della carta. In caso di movimenti non riconosciuti o fraudolenti, contatta immediatamente la tua banca per avviare la procedura di contestazione. Ecco le modalità più comuni:
- Online: Puoi accedere al servizio di internet banking della tua banca e selezionare la transazione in questione per avviare una richiesta di rimborso. Ogni istituto ha procedure specifiche, ma generalmente ti verrà richiesto di fornire informazioni dettagliate sulla transazione e il motivo della contestazione.
- Telefonicamente: Contatta il servizio clienti della tua banca. Fornisci i dettagli della transazione e richiedi l’apertura di una pratica di rimborso. È importante annotare il numero di riferimento della pratica, così da poter monitorare lo stato della tua richiesta in seguito.
In generale trovi tutti i riferimenti su come comportarti in questi casi anche sui fogli informativi pubblicati online. Nel caso specifico di Banco BPM, si può procedere aprendo l’app della banca e cliccando su Numeri Utili per trovare facilmente i contatti. Non è necessario autenticarsi per accedere a queste specifiche informazioni.
Tempistiche per richiedere un rimborso
Il tempo a disposizione per richiedere un rimborso può variare in base all’istituto di credito e alle politiche specifiche della banca. Per contestare una transazione bisogna attendere che questa venga effettivamente addebitata sul conto corrente o sul conto carta.
Non è mai possibile annullare una transazione dopo che questa è stata correttamente autorizzata.
Si deve appunto attendere la sua contabilizzazione per poi procedere con la contestazione. Generalmente, è consigliabile fare richiesta entro 60 giorni dalla data della transazione in caso di:
- merce difettosa
- merce difforme da quella acquistata
- merce non ricevuta e servizi non resi
- importo addebitato errato
- importo addebitato più volte.
È possibile contestare anche un prelievo di contante effettuato presso un ATM se questo non avesse correttamente erogato le banconote.
Quando non è possibile ottenere un rimborso
Esistono alcune situazioni in cui ottenere un rimborso di un pagamento con carta potrebbe non essere possibile. Di seguito, alcuni esempi:
- richieste di rimborso effettuate oltre i termini massimi consentiti;
- mancanza di idonea documentazione a supporto di quanto si richiede.
In caso di Frodi e contestazioni, se ritieni che la tua carta sia stata utilizzata per un acquisto fraudolento, dovresti contestare la transazione con la tua banca il prima possibile. In caso di frode le normative prevedono che tu venga rimborsato entro un giorno lavorativo dalla contestazione – salvo buon fine – con la possibilità che l’importo venga nuovamente addebitato qualora si appurasse che si tratta di operazioni genuine.
Quindi, a posteriori, nel caso in cui emergesse che non si tratti di una frode il rimborso potrebbe essere stornato. Hai a disposizione 13 mesi di tempo per contestare transazioni fraudolente.
In generale, è sempre buona pratica monitorare regolarmente le transazioni del tuo conto corrente e delle tue carte di pagamento tramite l’app della banca o il servizio di internet banking. Questo ti permette di individuare rapidamente qualsiasi transazione non autorizzata o errata e di agire tempestivamente per richiedere un rimborso.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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