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A cosa serve il codice token della banca

A cosa serve il codice token della banca
28/10/2019

Il token è un dispositivo fisico di sicurezza che si presenta come un oggetto di piccole dimensioni dotato di display: il suo utilizzo è necessario per accedere al proprio conto corrente ed effettuare le transazioni online.

Il funzionamento di questo strumento è molto semplice: il dispositivo genera un codice numerico monouso (chiamato One Time Password – OTP), che va inserito nella fase di autorizzazione delle operazioni che si vogliono eseguire (es. un bonifico bancario o una ricarica del cellulare).

Il token però non è necessariamente un dispositivo fisico. È bene sapere che esistono anche i software token che generano un codice OTP visualizzabile su uno smartphone, tramite app, o su PC e tablet rendendo superfluo l’utilizzo della classica “chiavetta” con display.

In generale, lo scopo del token, sia nella sua versione fisica (hardware) che in quella software tramite APP, è quello di impedire a terzi non autorizzati di accedere ai propri dati bancari.

Chi utilizza l’app su smartphone per generare il codice token e dovesse perdere il suo dispositivo, può comunque stare tranquillo. Infatti nella maggior parte dei casi occorre inserire anche il codice di sblocco e nei device più moderni è presente anche il riconoscimento biometrico.

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Perché utilizzare il codice token

La mancanza di un codice di sicurezza espone maggiormente ai rischi legati alle minacce di internet. Prima tra tutti, la sottrazione di dati personali e bancari. Per far fronte a questo problema, le banche mettono a disposizione dei propri clienti uno strumento in grado di proteggere l’identità digitale degli stessi, attraverso un sistema di doppia autenticazione atto a prevenire le frodi informatiche.

Le minacce del web sono diverse ma, per quanto riguarda l’accesso non autorizzato ai conti correnti, la più conosciuta (e temuta) è il phishing e cioè un soggetto che tenta di ottenere dati personali (codici di accesso e password) di un altro soggetto, fingendosi una società affidabile o un istituto di credito. È importante quindi imparare come individuare e come segnalare i casi di phishing a chi di competenza.

In quali casi si utilizza il codice token

Tornando al codice token, esso viene generato tramite l’app o tramite il token fisico dalla propria banca ed è utilizzabile in due momenti:

  • In fase di login: il codice token consente l’autenticazione e, conseguentemente, l’accesso a tutti i dati relativi al proprio conto e ai servizi di internet banking.
  • In fase di autorizzazione: il codice numerico è richiesto per effettuare i pagamenti online (ad esempio, per eseguire bonifici, ricaricare il cellulare o la carta prepagata).

Il codice token serve quindi per accedere al proprio internet banking, ma si può trattare sia di un conto corrente online sia di un conto tradizionale aperto in filiale.

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L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

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