SEPA Direct Debit: cos’è e come funziona l’addebito diretto su conto corrente

L’addebito diretto, noto anche come SEPA Direct Debit (SDD), è un sistema di pagamento automatico che consente di effettuare transazioni periodiche a scadenze prestabilite, addebitando una somma sul conto corrente del debitore (previa autorizzazione da parte dello stesso).
Questo sistema, introdotto nell’ambito della Single Euro Payments Area (SEPA), in sostituzione del cosiddetto RID (rapporto interbancario diretto), è ampiamente utilizzato per una vasta gamma di pagamenti ricorrenti, tra cui utenze domestiche (luce, gas, telefono), rate di finanziamenti, abbonamenti a servizi digitali (piattaforme di streaming, musica online, riviste), donazioni periodiche a organizzazioni non profit e fatture commerciali. Grazie alla sua semplicità, l’SDD rappresenta un’opzione comoda sia per i consumatori che per le aziende, poiché favorisce la puntualità nei pagamenti e semplifica la gestione finanziaria.
Come funziona l'addebito diretto su conto corrente (SDD)
Il sistema SDD è estremamente semplice e si basa su un accordo tra il debitore, il creditore e i relativi istituti bancari. Ecco come funziona:
- Autorizzazione iniziale: il debitore sottoscrive un mandato SDD tramite il quale autorizza il soggetto creditore, a fronte della fornitura di uno specifico servizio, a regolarne il relativo corrispettivo tramite addebito sul proprio conto corrente. Il soggetto creditore, al quale spetta l’onere di conservazione del mandato, può verificare preventivamente la regolarità dei dati raccolti, inviando un messaggio alla banca del debitore (attraverso il servizio SEDA – Sepa Electronic Database Alignment) che, perfezionati i previsti controlli (es. corrispondenza tra debitore e titolare del conto corrente d’addebito), provvede alla relativa conferma, registrando il mandato nei propri archivi.
- Notifica pre-addebito: il creditore informa il debitore, di solito con un preavviso di 14 giorni, dell’addebito, indicandone l’importo, la scadenza e la banca di regolamento;
- Esecuzione dell’addebito: il creditore invia, per il tramite della propria banca, una richiesta di pagamento alla banca del debitore che, verificata la presenza della relativa autorizzazione (mandato presente e valido), procede all’ addebito in conto corrente alla scadenza indicata.
Il mandato SEPA
Il mandato SEPA, noto anche come mandato di addebito diretto SEPA, è l’elemento centrale del sistema SDD. Si tratta di un documento, predisposto dal soggetto creditore, attraverso il quale viene raccolta l’autorizzazione all’addebito diretto in conto. Ogni mandato SDD contiene alcune componenti fondamentali:
- Identificativo unico: è il codice attraverso il quale il soggetto creditore indentifica in maniera univoca il proprio debitore.
- Dati del debitore: nome, indirizzo e numero di conto corrente (IBAN).
- Dati del creditore: nome, CID (Creditor IDentifier, codice univoco che identifica il creditore a livello SEPA) e informazioni bancarie.
- Firma del debitore: digitale o cartacea, per confermare l’autorizzazione.
Esistono due tipologie di SDD:
- SDD Core: è lo schema più comune rivolto sia ai consumatori privati che alle imprese. Alla ricezione del primo addebito (in assenza di mancato preventivo censimento tramite servizio SEDA), la banca, verificata la regolarità dei dati trasmessi, provvede alla registrazione del mandato nei propri archivi e alla contabilizzazione dello stesso in conto. Il servizio SDD core offre un livello di protezione molto elevato; il soggetto debitore ha infatti la possibilità di richiedere lo storno di un pagamento entro 8 settimane dalla data dell’addebito, senza necessità di giustificare la richiesta. In caso di addebiti effettuati senza un mandato valido, la richiesta è ammessa fino a 13 mesi dall’operazione.
- SDD B2B: è rivolto esclusivamente a imprese e microimprese. A differenza del SDD Core:
- in occasione del primo pagamento (o alla ricezione del messaggio di richiesta apertura mandato tramite servizio SEDA), la banca del debitore è obbligata a verificarne la relativa autorizzazione direttamente con il soggetto interessato, raccogliendo il relativo benestare a procedere;
- la possibilità di storno è consentita unicamente entro la giornata di addebito (rimane confermato il limite massimo di 13 mesi data operazione nel caso di mandato non valido o assente).
Questa tipologia di addebito SDD garantisce al creditore una tempistica certa e maggiore efficienza nel pagamento, a fronte di minore flessibilità per il soggetto debitore.
Infine, è bene sapere che il debitore ha il diritto di revoca di un mandato SDD in qualsiasi momento, comunicando la sua decisione alla banca. La revoca ha effetto immediato, impedendo al creditore di effettuare ulteriori addebiti.
Addebito diretto SEPA: costi e commissioni
Le spese associate all’addebito diretto SEPA (SDD) possono variare a seconda dell’istituto bancario e della tipologia di transazione. In generale le banche possono applicare una commissione per l’uso del servizio, ma spesso questa è inclusa nel piano del conto corrente. In molti casi, soprattutto per i pagamenti di utenze o abbonamenti, gli istituti di credito tendono a offrire il servizio senza costi aggiuntivi per i consumatori.
È sempre bene verificare le condizioni specifiche sul costo dell’addebito SDD con la propria banca per avere chiarezza sui costi applicati ed evitare sorprese.
Vantaggi e svantaggi dell'addebito diretto su conto corrente
L’addebito diretto SEPA presenta numerosi vantaggi:
- Automazione: i pagamenti ricorrenti vengono gestiti in automatico, riducendo il rischio di dimenticanze.
- Affidabilità: il rispetto delle scadenze aiuta a evitare penali o interruzioni di servizi.
- Sicurezza: il sistema è regolamentato da normative SEPA che garantiscono la protezione dei consumatori.
- Flessibilità: possibilità di revoca o rimborso (nel caso del mandato SDD Core).
Differenza tra addebito diretto e bonifico: un esempio concreto
Per comprendere meglio come funziona l’addebito diretto, consideriamo un esempio pratico. Supponiamo che un utente abbia attivato l’addebito diretto per la bolletta dell’energia elettrica. La compagnia elettrica, in qualità di creditore, invia una notifica pre-addebito all’utente il 1° di ogni mese, informandolo che il 15 del mese successivo verrà addebitata la somma di 70 euro per la bolletta. La banca dell’utente ricevuta la richiesta di pagamento dalla compagnia e, verificata la validità del mandato, alla data di scadenza richiesta, preleva 70 euro dal conto dell’utente e li accredita alla banca della compagnia elettrica. Questo processo si ripete ogni mese, fino a quando l’utente non revoca il mandato. Diversamente dal bonifico bancario, che richiede un’azione manuale ad ogni pagamento, l’addebito diretto è automatico e continuativo, ideale quindi per i pagamenti periodici ricorrenti.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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