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Pagamento F24 online: come funziona e informazioni

Come pagare l’F24 online grazie all’internet banking
31/07/2023

Per semplificare il versamento di tasse e contributi, oggi è possibile effettuare il pagamento dell’F24 online, senza dover fare nessuna fila in banca o alla posta. Il pagamento telematico è obbligatorio per i titolari di partita IVA, ma anche chi non ha partita IVA può beneficiare di questa modalità: ma come si compila e come si può pagare un F24 online? Scopriamolo insieme.

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Modello F24: cos'è e compilazione

L’F24 è un modello usato per pagare imposte e contributi di diverso tipo, come l’IVA, l’Irpef, l’IMU, e la Tares e, in casi eccezionali, è utilizzato anche per il pagamento del canone RAI. L’F24 è un modello unificato (detto anche predeterminato) in quanto permette, attraverso un’unica operazione, di compensare i pagamenti dovuti con la detrazione di eventuali crediti: qualora infatti il contribuente dovesse pagare un’imposta ma in fase di dichiarazione dei redditi dovesse anche detrarre dei crediti – ad esempio l’Irpef – lo potrà fare in un’unica soluzione, andando a saldare un debito e detraendo nell’immediato un credito d’imposta a suo favore.

La compilazione dell’F24 è molto semplice: il modello F24 editabile si può scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile trovare anche le istruzioni per la compilazione. I primi campi da compilare sono quelli relativi ai dati anagrafici del contribuente e al suo codice fiscale e successivamente il modulo è diviso in sezioni, ognuna dedicata ad un tipo diverso di pagamento. Il contribuente dovrà compilare la sezione relativa all’imposta da pagare e indicare i seguenti dati:

  • l’importo dovuto;
  • il codice tributo che fa riferimento alla tipologia di imposta da pagare;
  • l’anno o il periodo di riferimento dell’imposta;
  • il numero della rata che si sta pagando, in caso di pagamento rateale;
  • eventuali crediti;
  • il saldo finale, che andrà inserito in fondo al modulo e non potrà essere mai negativo.

Il modello F24 ordinario viene utilizzato per il versamento di tributi, contributi e premi come:

  • imposte sui redditi e ritenute alla fonte;
  • ritenute sui redditi da lavoro o da capitale
  • IMU, IVA, IRAP, Tari e Tasi;
  • addizionale Irpef regionale o comunale;
  • contributi e premi INPS, INAIL, INPGI;
  • interessi in caso di pagamento rateale;
  • tributi speciali catastali;
  • importi dovuti in caso di presentazione di dichiarazione di successione.

Il modello F24 è inoltre utilizzato per il pagamento di tutte le somme dovute, compresi interessi e sanzioni, in caso di:

  • liquidazione e controllo formale della dichiarazione;
  • avviso di accertamento;
  • conciliazione giudiziale;
  • ravvedimento.

Tipologie di F24

A seconda del tipo di pagamento da effettuare sarà necessario scegliere il modello di F24 corretto tra:

 

  • F24 Ordinario: chiamato anche F24 Unificato, è utilizzabile per ogni tipologia di tributo da parte di tutti i contribuenti;
  • F24 Semplificato: da utilizzare per il pagamento delle imposte degli enti regionali, comunali e dell’Erario;
  • F24 Elide: questo modello, detto F24 Elementi Identificativi, è da utilizzare nel caso di pagamenti che non trovano nel modello F24 Ordinario;
  • F24 Accise: modello da utilizzare per il pagamento delle accise e per i versamenti di competenza dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato;

 

La differenza tra F24 ordinario e semplificato risiede nel numero di campi che è possibile compilare: la versione ordinaria permette il pagamento della maggior parte dei tributi, mentre quella semplificata solamente i più comuni come il pagamento e la compensazione delle imposte regionali e degli enti locali come IMU, Tari, Tasi e quelle erariali.

Dove pagare il modello F24? Tutte le opzioni

Quindi dove si può pagare un F24? Esistono molteplici modi di effettuare il pagamento dell’F24 predeterminato: si può pagare l’F24 sia dal tabaccaio che presso gli sportelli bancari e in molte altre modalità. I contribuenti non titolari di partita IVA potranno effettuare il versamento nei seguenti modi:

 

  • presso un qualsiasi sportello addetto alla riscossione dei tributi dell’Agenzia delle Entrate;
  • presso una Banca;
  • presso un ufficio postale.

 

I soggetti titolari di partita IVA, invece, potranno avvalersi, sia direttamente che attraverso intermediari, esclusivamente della modalità online. Vediamo insieme come funziona.

 

Pagamento F24 online: come funziona?

La possibilità di effettuare il pagamento dell’F24 online è una modalità molto apprezzata poiché, senza muoversi da casa e in tutta comodità, il contribuente può compilare il modulo in forma virtuale e inoltrare il pagamento con pochi click. Scegliere di pagare l’F24 semplificato online è dunque la soluzione più rapida e comoda perché il saldo avviene mediante addebito diretto su conto corrente e il sistema di internet banking permette di stampare la ricevuta per proprio archivio. Per pagare un F24 non è più necessario scaricare il modulo online, perché molto spesso il modello si trova già nella propria area privata ed è già in parte precompilato con i propri dati anagrafici, così da semplificare l’operazione. Si tratta senza dubbio di una bella comodità, soprattutto per chi effettua pagamenti periodici o a scadenze prestabilite.

Inoltre, sempre online, è possibile effettuare anche il pagamento con modello F23: questo modello è necessario per il pagamento di imposte quali quelle catastali, ipotecarie, eventuali multe e contravvenzioni e canoni di concessioni demaniali.

Quando si paga l'F24 e cosa succede se lo pago in ritardo

Ora vediamo quando si paga un F24. Il versamento delle imposte tramite F24 avviene in modalità differenti a seconda del tipo di contribuente:

 

  • Contribuenti mensili: per questa tipologia di contribuente il versamento della liquidazione e dell’eventuale IVA a debito deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo al periodo di riferimento;
  • Contribuenti trimestrali: questa tipologia di contribuente effettua il versamento della liquidazione e dell’imposta entro il giorno 16 del secondo mese successivo a ognuno dei primi tre trimestri solari (dunque Maggio, Agosto e Novembre), mentre il versamento dell’ultimo trimestre verrà effettuato in sede di conguaglio entro il 16 marzo dell’anno successivo.

 

In caso ci si avvalga della contribuzione trimestrale il debito di imposta sarà maggiorato dell’1% a titolo di interesse.

 

Qualora il pagamento dell’F24 avvenisse in ritardo si attua una procedura denominata “ravvedimento operoso” che permette al contribuente di saldare quanto dovuto senza incorrere in sanzioni. Il calcolo di questo tipo di provvedimento varia a seconda del ritardo del contribuente e prevede le seguenti maggiorazioni:

 

  • 0,1% qualora il pagamento avvenga entro 14 giorni dalla scadenza;
  • 1,5% qualora il pagamento avvenga in un periodo compreso tra 15 e 30 giorni successivi alla scadenza;
  • 1,67% qualora il pagamento avvenga entro 90 giorni dalla scadenza;
  • 3,75% qualora il pagamento avvenga entro un anno dalla scadenza;
  • 5% qualora il pagamento avvenga entro due anni dalla scadenza;

 

Nel caso in cui il contribuente non pagasse l’F24 con il ravvedimento operoso, riceverà un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate con sanzioni che partono dal 10% dell’importo non versato, sanzioni che aumenteranno qualora il pagamento non venisse effettuato neanche successivamente.

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L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

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