Esiste per legge un limite al prelievo di contanti al bancomat?
L’utilizzo dei contanti è da sempre, e negli ultimi anni in particolar modo, al centro di un acceso dibattito: c’è chi sostiene che sia arrivato il momento di pagare tutto con la carta di credito e chi, invece, è tanto abituato all’utilizzo dei contanti da non volervi rinunciare.
Questa diatriba ha portato confusione anche con riferimento alla possibilità di prelevare soldi dal proprio conto corrente: è quindi arrivato il momento di capire se esista o meno, per legge, un limite al prelievo di contanti.
Limite al prelievo di contanti: esiste oppure no?
Il prelievo contanti è l’operazione di ritirare una somma di denaro disponibile su un conto corrente e può essere svolta tramite ATM o allo sportello bancario (con il pagamento di una eventuale commissione applicata da alcune banche).
Un limite imposto dalla legge al prelievo di contanti, in realtà, non esiste. Esistono però una serie di iniziative volte a scongiurare il pericolo dell’evasione fiscale e del lavoro in nero: fenomeni, purtroppo, molto diffusi anche a causa dell’eccessivo utilizzo dei contanti quale metodo di pagamento.
Di conseguenza, pur non essendovi un limite al prelievo di contanti, ci sono soglie oltre le quali l’operazione può essere considerata sospetta. In questo caso, è possibile che il movimento venga segnalato all’Agenzia delle Entrate per un controllo.
Quanto si può prelevare al giorno o al mese dagli sportelli ATM?
Per i clienti privati, il limite giornaliero e mensile per i prelievi in contanti è determinato dalla propria banca, ma è una questione di disponibilità di fondi e non di legge. Di solito, il limite di prelievo giornaliero varia tra i 500 e i 1.000 euro, mentre il limite mensile può oscillare tra i 2.000 e i 3.000 euro. Questi limiti dipendono dalle politiche della banca e, pertanto, si consiglia di consultare il foglio informativo del bancomat per avere informazioni precise sulle condizioni specifiche.
Nel contesto delle imprese, se un rappresentante aziendale effettua un prelievo superiore a 1.000 euro al giorno o oltre i 5.000 euro al mese, potrebbe scattare la “presunzione di evasione”, che potrebbe portare a controlli effettivi. Tuttavia, è importante precisare che questa è solo una possibilità e non è garantito che la segnalazione venga presa in considerazione.
Prelievo massimo e tetto al contante: le novità 2024
Per il 2024 resta in vigore quanto previsto dalla legge di Bilancio 2023 in merito alla soglia dell’uso del contante: il limite di utilizzo del contante in Italia, entrato in vigore definitivamente a gennaio 2023, è stato fissato a 5.000 euro. Ciò significa che è possibile effettuare pagamenti in contanti fino a 4.999,99 euro senza incorrere in sanzioni. Tuttavia, per importi in contanti superiori a 5.000 euro, sia chi paga che chi riceve il denaro può incorrere in sanzioni. Il limite ai contanti dal 2023 è quindi più ampio rispetto agli anni precedenti, tuttavia la disciplina rimane pressoché invariata. Il Ministero dell’Economia ha chiarito tutti i dettagli riguardo all’applicazione del limite, sottolineando che esso si applica solo ai trasferimenti tra soggetti diversi.
Il limite di utilizzo del contante in Italia non si applica alle operazioni di prelievo e versamento sul proprio conto personale, poiché queste attività non coinvolgono trasferimenti tra soggetti diversi. Tuttavia, per tutte le altre operazioni, il limite di 5.000 euro rimane in vigore. Ad esempio, se una persona riceve un compenso per una prestazione o servizio e vuole versarlo sul proprio conto, non può farlo in contanti se l’importo è pari o superiore a 5.000 euro. Inoltre, è consentito prelevare più di 5.000 euro per effettuare pagamenti a terzi, purché per ogni soggetto non venga superato il limite. Inoltre, in caso di pagamenti superiori al limite, è possibile pagare una parte in contanti e la parte restante con un metodo tracciabile.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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