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Mutuo Promo Tasso Variabile Green

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DOMANDE FREQUENTI

Il Mutuo Promo Tasso Variabile Green è un finanziamento a tasso variabile, con la rata che cambia in funzione dell’andamento del mercato dei tassi. In più, se migliori l’efficienza energerica della tua abitazione, puoi ottenere uno sconto sul tasso.

Il Mutuo Promo Tasso Variabile Green è pensato per chi vuole acquistare, costruire o ristrutturare casa e avere una rata sempre aggiornata.

A livello generale, l’importo del mutuo non può superare il limite dell’80% del valore dell’immobile, definito come il minore tra il valore di perizia e l’importo di compravendita riportato nella proposta di acquisto/preliminare di vendita. Il Mutuo Promo Tasso Variabile Green non presenta tra le caratteristiche quella dell’importo massimo richiedibile in valore assoluto.

E’ possibile consultare le condizioni promozionali tempo per tempo vigenti mediante le Informazioni Generali sul Credito Immobiliare offerto a Consumatori disponibili online nella sezione “Trasparenza” del sito internet della Banca o in filiale.

E’ possibile consultare i costi accessori al mutuo tempo per tempo vigenti mediante le Informazioni Generali sul Credito Immobiliare offerto a Consumatori disponibili online nella sezione “Trasparenza” del sito internet della Banca o in filiale.

Il Mutuo Promo Tasso Variabile Green può essere attivato con durata da 10 a 30 anni.

L’estinzione anticipata, totale o parziale, è possibile per tutte le tipologie di mutuo. Il mutuatario che sceglie di estinguere il mutuo in anticipo, dal 2007 e per effetto della legge Bersani, non dovrà pagare alcuna penale. Per i mutui stipulati prima di febbraio 2007 sono invece previste delle penali ridotte. L’estinzione anticipata può essere totale o parziale, a seconda se il titolare del mutuo paghi in anticipo tutte le somme dovute oppure solo una parte.
In caso di estinzione anticipata totale del mutuo, sarà necessario pagare alla banca solo la quota capitale residua. L’estinzione anticipata parziale prevede che le rate successive al rimborso siano calcolate in funzione del capitale residuale e indicate nel nuovo piano di ammortamento che la banca è tenuta a fornire.

Se il mutuo è destinato a finaziare l’acquisto della prima casa è prevista l’agevolazione fiscale che consente la detrazione del 19% sugli interessi passivi relativi al contratto di mutuo.
Inoltre per il primo anno si possono detrarre anche gli oneri accessori, come le spese di perizia e notarili oppure i costi di iscrizione o cancellazione dell’ipoteca. Affinché siano applicate tali agevolazioni è necessario che l’intestatario del mutuo – sia l’acquirente dell’immobile. L’importo limite a cui applicare questa agevolazione è di 4.000 euro, dunque, in sede di dichiarazione dei redditi si può ottenere un bonus massimo di 760 euro complessivo. È importante tener presente che in caso di mutuo cointestato l’importo indicato va suddiviso tra i cointestatari.
Inoltre, fino al 31 dicembre 2022, è prevista l’esenzione dell’imposta sostitutiva per i mutuo destinati all’abitazione con i requisiti dell’agevolazione prima casa se sussistono anche i requisiti dell’età inferiore a 36 anni nell’anni in cui l’atto è stipulato e del valore ISEE annuo non superiore a 40.000 euro.

Il credito è garantito da un‘ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale. Quando il cliente non riesce a soddisfare pienamente i requisiti di garanzia richiesti dalla banca per la concessione del mutuo, la richiesta di mutuo può comunque avere esito positivo se il contratto è firmato anche da un garante.
Questa persona in genere è un amico o familiare del richiedente, che firma il contratto ed è tenuto al pagamento delle rate, nel caso in cui il mutuatario non sia più in grado di pagare.
In genere la banca richiede la firma di un garante o fideiussore quando ritiene essere necessaria una garanzia aggiuntiva all’iscrizione ipotecaria sull’immobile per fronteggiare eventuali difficoltà del mutuatario nel rimborso delle rate del mutuo.
Anche il garante deve avere dei precisi requisiti, infatti deve dimostrare una situazione patrimoniale e reddituale tale da essere in grado di subentrare agli obblighi del mutuatario.

Per richiedere un mutuo è sufficiente rivolgersi al gestore della filiale dove è attivo il rapporto di conto corrente, ovvero della filiale più comoda nel caso in cui non si fosse correntisti. Per ottimizzare le tempistiche, è possibile fissare un appuntamento dopo aver effettuato una simulazione di mutuo sul nostro simulatore mutui.

Per ottenere il mutuo il richiedente deve presentare alla banca una serie di documenti, indispensabili per verificare che siano presenti i requisiti necessari. Questi documenti riguardano l’anagrafica dell’aspirante mutuatario, la sua situazione economica e reddituale e la documentazione relativa all’immobile per il quale si richiede la somma di denaro.
I documenti anagrafici da presentare sempre per richiedere il mutuo sono la carta d’identità, il codice fiscale e il certificato plurimo contestuale. A questi si aggiungono poi l’atto di matrimonio, nel caso in cui il richiedente sia sposato, oppure il decreto di omologazione, in caso di separazione o divorzio. Se il richiedente è cittadino extracomunitario, sarà necessario anche il permesso di soggiorno.
I documenti reddituali da presentare sono invece le ultime due buste paga o il cedolino della pensione, a seconda se si tratti di un lavoratore dipendente oppure di un pensionato. Occorrono inoltre l’ultimo modello 730 presentato o il CUD.
I lavoratori autonomi avranno invece bisogno degli ultimi due modelli unici e degli F24 pagati in relazione alla propria attività. Infine, servirà anche l’ultimo estratto conto bancario.
Anche i documenti dell’immobile sono necessari per aprire la pratica e in particolare serviranno il preliminare di vendita o la proposta d’acquisto, l’atto di provenienza dell’immobile e i documenti più tecnici, come la planimetria catastale e per gli immobili di nuova costruzione anche l’atto di concessione edilizia.
L’istituto di credito potrebbe poi chiedere altra documentazione in relazione alle caratteristiche della specifica richiesta di mutuo.

Prima di stipulare un mutuo, il mutuatario deve conoscere l’importo della rata che dovrà pagare. Quest’informazione è molto utile per capire se le sue risorse economiche e reddituali gli consentiranno di pagare la rata per tutta la durata del contratto.
Trattandosi di un’operazione che ha una durata medio-lunga, la rata deve avere un importo sostenibile in relazione al reddito e in genere l’importo da versare mensilmente non dovrebbe mai superare un terzo delle entrate mensili del richiedente. In caso di mutuo cointestato, per il calcolo della rata si tiene conto della somma delle entrate economiche delle persone che si fanno carico del finanziamento.
La rata del mutuo si calcola in base a diversi parametri, come il valore dell’immobile, l’importo della somma richiesta, la durata del contratto, il numero delle rate e il tasso di interesse prescelto.
Anche la finalità del mutuo è un fattore da tenere in considerazione, perché le condizioni di un mutuo per l’acquisto della prima casa potrebbero essere diverse e più convenienti rispetto a quelle previste per acquistare una seconda casa o per ristrutturare un immobile.
La maggior parte degli istituti di credito offrono ormai degli strumenti online per calcolare la rata in modo semplice e veloce. Questi simulatori offrono una stima della rata del mutuo che si andrà a pagare, così da avere un’idea dell’importo da dover versare periodicamente alla banca.
Chi vuole conoscere l’esatto ammontare della rata e tutti i costi connessi all’erogazione del mutuo, deve invece recarsi in filiale, dove un operatore specializzato sarà in grado di offrire tutte le informazioni in merito alla scelta del tipo di mutuo, all’importo della rata da pagare e alle altre condizioni contrattuali.

La principale differenza è dovuta alla tipologia di rata: per i mutui a tasso fisso l’importo della rata è noto dal momento della stipula e rimane fisso per tutta la durata del finanziamento, mentre per i mutui a tasso variabile cambia in funzione dell’andamento del parametro di riferimento utilizzato per il calcolo del tasso (Euribor, BCE, altro)

La durata del mutuo consente ai mutuatari di identificare l’importo della rata che periodicamente dovrà rimborsare alla banca: quando si opta per una durata più ampia, l’importo della rata si riduce di conseguenza.

Il mutuatario che sceglie di estinguere il mutuo in anticipo, dal 2007 e per effetto della legge Bersani, non dovrà pagare alcuna penale. Per i mutui stipulati prima di febbraio 2007 sono invece previste delle penali ridotte. L’estinzione anticipata può essere totale o parziale, a seconda se il titolare del mutuo paghi in anticipo tutte le somme dovute oppure solo una parte.
In caso di estinzione anticipata totale del mutuo, sarà necessario pagare alla banca solo la quota capitale residua. L’estinzione anticipata parziale prevede che le rate successive al rimborso siano calcolate in funzione del capitale residuale e indicate nel nuovo piano di ammortamento che la banca è tenuta a fornire.

Prima di accendere un mutuo bisogna conoscere tutte le spese accessorie che si dovranno affrontare. Nella maggior parte dei casi si tratta di costi che non si possono evitare in alcun modo e che sono legati alla pratica oppure agli oneri fiscali.
Per esaminare la pratica, la banca richiede il pagamento delle spese di istruttoria, che in genere corrispondono a una percentuale tra lo 0,5% e il 2% dell’ammontare del mutuo. Non è necessario anticipare queste spese, perché vengono detratte dall’importo erogato.
Un altro costo accessorio riguarda la perizia sull’immobile da parte di un professionista di fiducia della banca. I costi variano da un perito all’altro, ma si aggirano intorno ai 300/350€. Nel caso di un mutuo per ristrutturazione o costruzione di un immobile sarà necessario prevedere perizie successive per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.
Il contratto di mutuo viene stipulato alla presenza di un notaio e il suo onorario in genere non è mai inferiore ai 2.000€, compresi anche i costi per l’iscrizione dell’ipoteca. È il mutuatario a scegliere il notaio, quindi può essere utile chiedere diversi preventivi per avere le idee più chiare sull’ammontare della spesa.
L’erogazione del mutuo comporta anche il pagamento delle imposte, trattenute dalla stessa banca. La somma da pagare varia in base alla finalità del mutuo e in genere è più bassa se si tratta di mutuo per l’acquisto della prima casa. La spesa oscilla tra lo 0,25% e il 2% dell’importo erogato.
Al mutuo è necessario abbinare una polizza assicurativa sull’immobile contro i rischi di scoppio e incendio. Il cliente può scegliere di sottoscrivere un prodotto proposto dalla banca che gli concede il mutuo oppure di acquistare la polizza presso primarie compagnie assicurative, con vincolo di polizza a favore della banca.
Il mutuatario, in modo del tutto facoltativo, può decidere di sottoscrivere altre coperture assicurative che lo tutelino in caso di eventi che possano compromettere la sua capacità di completare il piano di rimborso delle rate del mutuo.
Anche le spese di gestione della pratica e i costi di incasso rata vanno a sommarsi alle altre spese, ma si tratta di costi davvero bassi che non vanno a incidere molto sull’onerosità dell’operazione.
Per i mutui accesi dopo il 2 febbraio 2007 non sono previsti costi di estinzione anticipata dei mutui.

TRASPARENZA

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche di tutte le tipologie di mutuo si prega di fare riferimento alle Informazioni Generali sul Credito Immobiliare offerto ai Consumatori disponibili presso le filiali e e online alla sezione Trasparenza sul sito bancobpm.it.

Per attivare l’opzione Green Factor presente in tutti i mutui ipotecari per acquisto, costruzione e ristrutturazione e beneficiare dello sconto sul tasso di interesse è necessario eseguire interventi di efficientamento che portino al miglioramento di almeno due classi energetiche o alla riduzione dei consumi di almeno il 30% misurato come variazione dell’indice di prestazione energetica non rinnovabile globale (EPgl,nren). Le rilevazioni sono accertate dall’attestato di prestazione energetica (APE) prima e dopo i lavori di efficientamento. Per garantire che la verifica del miglioramento energetico possa essere effettuata su parametri omogenei (Classe Energetica e Indicatore EPgl,nren), l’APE prima e dopo i lavori dovrà essere conforme al nuovo modello entrato in vigore a partire dal 1° ottobre 2015 (DM 26.06.2015).

L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della Banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.